Juventus-Atalanta 2-2: non c’è calcio in questi rigori, la regola è da cambiare
È una partita che rischia di passare alla storia come quelle del gol annullato a Turone e quello non visto di Muntari. Così gli arbitri diventano macchine, invece un giudice deve sempre contestualizzare
Che devo dirvi? Resto molto perplesso davanti a un risultato così, strappato dalla Juve con due rigori il cui concetto mi è poco comprensibile.
È difficile abituarsi a una svolta del campionato ottenuta in un modo
così politicamente corretto, due falli di mano in area di cui il primo assolutamente involontario e fuori per me da qualunque possibile punizione.
Non c’è calcio dentro quel rigore. E se anche fossero nuove regole, non hanno nobiltà per diventare giustizia perché escludono l’arbitro, lo rendono una macchina elementare,
quasi volgare. Lo trattengono dall’imbarazzo delle moviole. C’è un
tocco di mano e tutti sono assolti, inutile qualunque sfumatura. A
giustificazione del risultato posso aggiungere che la Juve nel secondo
tempo c’è stata, ha meritato col movimento sul campo il suo primo rigore
ingiusto, e già questa è una speculazione audace. Ma nel cerchio della
gara tutto appare francamente vecchio, come ai tempi di Carosello quando
gli slogan diventavano leggi, come il principio per cui a una squadra
si danno cose che per altre non sarebbero pensabili.
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