Leonardo: "Vorrei allenare
o il Milan o il Brasile"
Parole dette alla cena di Natale del Milan: vera e propria candidatura a sedersi proprio sulla panchina sempre più a rischio di Ancelotti. L'ex calciatore è consulente di calciomercato per la società, e ha contribuito a portare Kakà e Pato
C'è un fantasma in più sulla panchina di Ancelotti, soprattutto dopo la sconfitta con la Juve: "Mi piacerebbe allenare o il Milan o il Brasile": a dirlo è un ex rossonero, Leonardo Nascimento de Araújo. E se il contesto in cui questa frase viene prnunciata è la festa degli auguri di natale della società, diventano parole pesanti.
In pratica, quella del brasiliano è una vera e propria candidatura a sedersi proprio sulla panchina sempre più traballante di Carletto.
Nato nel 1969 a Niteroi, nello stato di Rio de Janeiro, Leonardo ha vinto con la maglia del brasile il mondoale del 1994. Grande protagonista dello scudetto rossonero del 1999, dopo aver concluso la carriera è rimasto nell'ambito calcistico: Attualmente è anche un consulente di calciomercato e direttore operazioni area tecnica del club rossonero nonché emissario per la società in Sudamerica tanto che ha contribuito a portare al Milan Kakà e Pato.
LA CENA DI NATALE - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato pochi minuti prima delle nove alla cena di Natale organizzata dal Milan alla fiera di Milano. Berlusconi è entrato da un cancello secondario dribblando così i numerosi cronisti che lo attendevano.
Presenti alla grande festa della società rossonera i calciatori, i dirigenti e diversi esponenti del mondo dello spettacolo e della televisione. Nel capannone della fiera dove si tiene la cena è stata ricostruita la scenografia, fotografica e iconografica della Milano del 1963, epoca della prima vittoria della Coppa dei campioni da parte di una squadra italiana: il Milan.
(da quotidianonet.ilsole24ore.com)
martedì 16 dicembre 2008
Pubblicato da Real Mimmo alle ore 07:53
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1 commento:
Io sono del parere che Ancelotti sia un grande!
E di certo non é colpa sua se la società gli compra 40 attaccanti e 2 difensori, tra l'altro ultra-trentenni.
Ancelotti, secondo me, é tra i migliori allenatori italiani in assoluto, dopo Lippi, e con Capello e Trapattoni.
Non é giusto esonerarlo.
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