Conte: "Cessione di Matri dolorosa, ma obbligata dal momento economico"
Milano, 30 agosto 2013
L'allenatore: "Dobbiamo preparare Juve-Lazio senza pensare alla finale di Supercoppa, non c'è la differenza emersa a Roma. La situazione del calcio italiano costringe a vendere. Inutile prenderci in giro: Il Real è un carro armato, mentre noi siamo un'auto. Mi auguro che oggi non venga ceduto anche Quagliarella"
- Antonio Conte, terza stagione sulla panchina della Juventus. Ansa
La cessione di Matri al Milan non è solo un brutto colpo
per i tifosi juventini, Antonio Conte è il primo a non averla digerita.
"È l'attaccante che ha segnato di più negli ultimi due anni - sbuffa
l'allenatore juventino -, tecnicamente la sua cessione non era prevista,
come quella di Giaccherini. Ma il Milan ci ha fatto una richiesta,
senza questa crisi economica non l'avrei mai sacrificato". Le ragioni di
bilancio hanno prevalso su quelle del cuore, Conte è deluso, ma
rassegnato. "Un allenatore deve convivere con la situazione attuale di
difficoltà e accettare anche alcune uscite. Ma un giorno spero che
qualcuno mi dica che abbiamo 50 milioni da spendere sul mercato come
voglio".
(da gazzetta.it)
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