Tottenham-Inter 1-0: Eriksen decide all'80'. Ora i nerazzurri chiedono aiuto al Barça
I nerazzurri per passare devono fare punti col Psv e sperare nel mancato successo degli Spurs al Camp Nou con il Barcellona tra 15 giorni
Adesso bisogna affidarsi a Messi. Certo, c'è
di peggio: ma l'Inter non è più padrona del proprio destino. Deve
vincere in casa col Psv e guardare al Camp Nou. Se i catalani già qualificati
si fanno battere dal Tottenham, è Europa League. Il punto che serviva
non arriva a Wembley: niente eroi, niente gol, nemmeno resistenza col
cuore e con i nervi. La squadra di Spalletti viene colpita quando
mancano 10' più recupero e andata sotto non riuscirà a creare vere
occasioni per il pari. Non può nemmeno recriminare su troppe occasioni
gettate: le più chiare, partendo dalla traversa di Winks, erano marca
Spurs. Il punto poteva arrivare da uno 0-0, ma in dubbio fra costruire
un fortino e provare ad attaccare, l'Inter è rimasta a metà del guado.
Incompiuta: ora l'obbligo è non rendere incompiuto anche il girone.
Decide Eriksen, al termine di una azione in cui Sissoko riassume il suo
strapotere fisico sul match (con qualche errore difensivo dei
nerazzurri), in cui Alli dispensa una giocata di qualità (che ha a
pacchi) e in cui il danese ribadisce che, titolare o no, è sempre il
primo delle classe. Appena entrato aveva piazzato l'assist (Vertonghen
spreca), poco dopo tiene in vita europea il Tottenham.
(da gazzetta.it)
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