Liverpool campione d'Europa! Salah e Origi spengono gli Spurs
Un
rigore dell'egiziano dopo 2' e il diagonale del belga nel finale
piegano la squadra di Pochettino in un match poco spettacolare
Era annunciato, forse scritto, sicuramente prevedibile. Il Liverpool
vince 2-0 la finale di Champions tutta inglese contro il Tottenham, con
una prestazione in cui, per una volta, la strada maestra di Klopp è
stata quella del risultato.
Scottato
dai tre k.o. di fila con il Bayern Monaco nel 2013 – ai tempi del
Borussia Dortmund -, con il Siviglia in Europa League nel 2016 e
soprattutto nella partita di Kiev di un anno fa, segnata dagli
errori/orrori di Karius, l'allenatore tedesco ha interpretato il ruolo
di favorito con saggezza. Trovato l'1-0 dopo un rigore concesso dopo
appena 27 secondi, il Liverpool ha gestito le operazioni. Il Tottenham
ha alzato la voce solo nel secondo tempo, ma sul più bello, è arrivato
il 2-0 di Origi. Al fischio finale di Skomina, il boato del popolo Reds
ha superato i confini dello stadio Wanda Metropolitano. Il Liverpool ha
così dimenticato nel modo migliore la delusione di un campionato sfumato
dopo aver conquistato 97 punti: persa la Premier, si è rifatto con la
Champions. Jurgen Klopp gode: finalmente è campione d'Europa.
Salah
—
Il rigore dopo 27 secondi ha un effetto devastante sul match: la
partita diventa subito tattica. Il tocco di mano di Sissoko sul cross di
Mané è più scriteriato che solare, ma l'arbitro Skomina non ritiene
neppure opportuno consultare la VAR. Indica il dischetto e Salah, quando
ormai siamo al 2', fulmina Lloris con il sinistro. L'egiziano libera la
gioia: dopo l'infortunio alla spalla nella finale di Kiev, il gol è la
sua rivincita. Il Tottenham appare stordito, ma il Liverpool decide di
aspettare e ripartire. Risultato: primo tempo noioso, dove in ogni caso i
Reds fanno capire di comandare le operazioni. I tiri di
Alexander-Arnold e Robertson confermano la natura offensiva del
Liverpool. Il Tottenham alza la voce solo con Eriksen. Kane è un
fantasma: manca da 50 giorni e si vede. Finale inglese, ma sembra una
partita di Serie A: ritmi blandi, attesa dell'errore dell'avversario.
Origi
—
Si riparte con il Tottenham che libera gli ormeggi. Rose è l'uomo
in più del Tottenham: le sue avanzate creano problemi alla difesa Reds.
Son è finalmente nel match: il problema è che si ritrova isolato. Il
Liverpool pensa solo a gestire. Klopp cambia presto Firmino,
completamente fuori dal match, per inserire Origi. A ruota fuori anche
Wijnaldum, con Milner ad aggiungere esperienza. Anche Pochettino decide
che è arrivato il momento d'intervenire. Dentro allora Moura: esce
Winks. Fuori anche Sissoko, infortunato: entra Dier. Poi la carta della
disperazione: Llorente al posto di Alli, dopo un'occasione importante
fallita dall'inglese. Alisson dimostra l'importanza di avere un portiere
in una finale con le parate sugli assalti di Moura e Son. Il finale del
Tottenham è da squadra di carattere, ma stavolta è scritto che la
Champions debba prendere la strada di Liverpool. Origi, l'uomo dei gol
importanti e spesso last minute, riceve il pallone da Matip e il suo
sinistro, sotto la curva occupata dal popolo Reds, abbatte Lloris: 2-0,
il Liverpool è campione d'Europa per la sesta volta nella sua storia.
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