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martedì 18 novembre 2008

Calciopoli in Puglia
tornei '06/'07 truccati



L’estate del 2006 sarà ricordata per le sentenze di Calciopoli con cui è stato spazzato via il sistema di potere che condizionava arbitri, decideva partite e assegnava scudetti. E mentre l'Italia discuteva sulla Juventus e sul gran ciambellano Moggi, in Puglia andava in scena qualcosa di molto simile. Anche in Puglia, quell'anno, era in azione un sistema che ha colpito per 57 volte, con gli stessi metodi, lì dove il calcio dovrebbe essere più puro: nei campionati giovanili. Questa è la storia della più grande truffa mai tentata in Italia in un campionato federale, perfino più grande (per numero di episodi accertati) di quella che ha visto sul banco degli imputati i big della serie A. Una truffa impressionante, scoperta grazie a un appassionato dirigente cui tutti davano del matto. E che con le sue denunce ha permesso di stabilire che qualcuno, per un intero campionato, ha sistematicamente alterato i referti dei tornei regionali Allievi e Giovanissimi per pilotare le ammonizioni e non far scattare le squalifiche a carico di giocatori ragazzini. Sì, esatto: hanno truccato pure il campionato degli adolescenti.

L'inchiesta della Federazione sulla calciopoli pugliese è durata oltre un anno, ed è andata avanti a fatica tra reticenze e incredibili omissioni. Conviene cominciare dalla fine, dal deferimento chiesto il 27 giugno dal procuratore Stefano Palazzi a carico di quattro persone, il giudice sportivo Francesco Guaglianone e i suoi sostituti Luigi Caruso, Nicola D'Ecclesiis e Corrado Fontana. L'inchiesta condotta dall'avvocato Paolo Mormando, dell'ufficio indagini, è forse stata l'estremo tentativo del sistema di mettere tutto a tacere. Ma Mormando non ha potuto non vedere quello che c'è scritto nelle carte. E cioè che ogni settimana, per l'intero campionato 2006/2007, qualcuno interveniva scientificamente per accomodare i referti arbitrali...

... I casi accertati dall'avvocato Mormando sono 42, 8 per il campionato Allievi e 34 per i Giovanissimi: riguardano in tutto 57 irregolarità. Per altre 7 partite, in Federazione sono spariti i referti. In media, ogni settimana venivano «ritoccate» due partite: Palazzi parla di «ritardi e ingiustificati differimenti nella comminazione delle squalifiche». Le squadre beneficiarie sono sempre le stesse: il Bitetto, la Juve Club Gioia, la Nuovo Pignone e la Renshi di Bari, il Salice, il Copertino, il Soleto e il Muro di Lecce, la Cedas Avio di Brindisi, il Lucera e la Gioventù Calcio di Foggia, più altre che sembrano aver usufruito del «bonus» una sola volta...

(di Massimiliano Scagliarini da lagazzettadelmezzogiorno.it)

4 commenti:

Real Mimmo ha detto...

Tutto questo é vergognoso!!!
Truccare partite del Settore Giovanile é scandaloso!

Di questo passo, il calcio tra qualche anno morirà definitivamente.
Spero che venga presto a galla tutta la verità, perché non é giusto ciò che sta succedendo nel calcio italiano, e in questo caso nel calcio pugliese!!!
ASSURDO!

Anonimo ha detto...

Io che sono giocatore e che la domenica vado in campo mi sn a dir poco schifato x quanto commesso dalla vekkia dirigenze del Bitetto...Solo mi dispiace una cosa....ke adesso la nomia dei ladri c'è l'ha la nuova societa che ha riconfermato il nome ASD Bitetto ma i veri ladri si dimostrano ankora quelli ke da bitetto sn passati a modugno.Adesso anche se facciamo campionati giovanili a livello provinciale abbiamo gli occhi di tutta italia puntati su di noi....mi spiace e una cosa a dir poko SKIFOSA

Anonimo ha detto...

Lo tsunami di ... Calcio Club. Ora tocca alla stampa

Lo scandalo provocato dalle denunce di Massari: lo scoop del magazine uscito venerdì 15


E' stata l'inchiesta del periodico di Calcio Club a portare alla luce il lavoro della Procura federale sulle denunce del presidente del club bitontino di calcio giovanile. Oggi se n'è occupata la Gazzetta del Mezzogiorno (in prima pagina, servizi di Massimiliano Scagliarini) e il tg regionale di RaiTre, nelle prossime ore annunciati servizi della Gazzetta dello Sport e addirittura del telegiornale di Sky.

Ecco gli articoli apparsi sul nostro magazine.

Per tutti è lo “scandalo Massari”. Un’onda che rischia di trasformarsi in Tsunami su quel che resta del vecchio Comitato regionale del Settore giovanile e scolastico. Un apparato ormai scomparso. Dopo la nascita dello “Sportello unico”, esso è stato accorpato al Comitato regionale pugliese. E a quanto pare è cambiato tutto. Parola dello stesso Franco Massari: “Oggi tutto è trasparente. L’attività della presidenza unica in via Cairoli è perfetta da questo punto di vista”. Evidentemente così non era prima.

Lo scandalo risale alla stagione 2005/2006. Racconta Franco Massari, presidente della Polisportiva Bitonto, uno dei club di punta del calcio giovanile di Terra di Bari: “Esaminando i comunicati mi accorsi, era gennaio del 2006, che un calciatore di una squadra barese era passato dalla terza ammonizione alla quinta, saltando di conseguenza la squalifica (che scatta alla quarta, ndr). Ho chiamato il Comitato, sapete, eravamo alla vigilia di partite importanti per la salvezza e la domenica successiva c’era lo scontro diretto proprio con quella squadra”.

Cosa accadde? “Mi dissero che avrebbero controllato, verificato. Continuava a rispondermi un impiegato. Finalmente – parliamo sempre di poche ore – ammisero l’errore. Ma la settimana successiva accadde di nuovo. Lei è un pazzo, mi risposero. La presidenza mi rispose: le faremo sapere”.

E cosa le fecero sapere? “Praticamente nulla”.

E allora? “E allora chiamai Roma. A giugno, mi pare, del 2006, arrivò l’Ufficio Indagini”.

E cosa scoprì? “Un casino… Scusate: una serie di irregolarità. Oltre trentacinque. Più di cinquecento ammonizioni non registrate; una decina di referti spariti; due calciatori squalificati dalla giustizia sportiva che risultavano non tesserati”.

Risulato? “Quattro giudici deferiti”.

Ma non finisce qui. “No, perché, a quanto sembra il vero colpevole di tutto ero io”.

Si spieghi meglio. “Su denuncia del famoso impiegato di corso Italia sono stato deferito per aver chiesto la squalifica di un calciatore avversario. Ho fatto ricusare un giudice, ma qualche settimana fa è arrivata la squalifica per me (tre mesi, ndr) e un punto di penalizzazione per la squadra da scontare quest’anno”.

Lo tsunami, dunque, non è ancora arrivato. Massari rincara: “Ho detto all’Ufficio Indagini che per mettere su tutto quel po’ po’ di irregolarità ci voleva una rete capillare di coomplicità. Spero che si arrivi ad un repulisti. Poi chiederò il risarcimento dei danni economici e morali patiti".


LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE DEL COMITATO REGIONALE
Vito Tisci (nella foto), presidente del Comitato regionale pugliese, è amareggiato: “E’ una brutta storia, che risale alla stagione precedente la istituzione dello Sportello unico. Vi sono irregolarità accertate dagli inquirenti federali, qualcuno le avrà pur commesse. E tuttavia – prosegue il numero uno di via Cairoli - non posso non essere fiducioso nell’esito delle indagini per quel che riguarda i giudici. Per il resto mi affido alle sentenze che credo arriveranno da un giorno all’altro”. In effetti, la parola fine alla “brutta storia”, dopo il deferimento chiesto dal procuratore federale Palazzi (si parlava di radiazione), sarà posta dalla Commissione di giustizia e garanzia. “Il calcio pugliese – conclude il ‘governatore’ – non uscirà bene da questo vicenda: è la cosa che più mi addolora”.

Anonimo ha detto...
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