Fiorentina e Siena agli ottavi
Ok Atalanta, Bologna e Reggina
Milano, 28 novembre 2012
Coppa Italia, 4° turno. La squadra di Colantuono rimonta il Cesena con la doppietta di Parra e il gol di De Luca. Nel pantano del Bentegodi decide Lucioni. Al Dall'Ara basta la rete di Pasquato, Livorno eliminato. Ze Eduardo-Reginaldo a segno, Torino k.o. Passa il turno anche l'undici di Montella, 2-0 alla Juve Stabia
- Esulta Facundo Parra, 27 anni, doppietta decisiva. LaPresse
Il maltempo ha fatto compagnia (poco gradita) ai primi due
incontri del mercoledì nel quarto turno di Coppa Italia: a Bergamo, dove
l'Atalanta batte il Cesena 3-1 e passa il turno dopo una convincente
rimonta, e al Bentegodi, dove si materializza la sorpresa regalata dalla
Reggina che elimina il Chievo vincendo 1-0. Nel pomeriggio bene anche
il Bologna che supera di misura (1-0) il Livorno e conquista il pass per
gli ottavi. Nel derby di A è il Siena ad avere la meglio sul Torino
grazie ai gol realizzati nella ripresa da Ze Eduardo e Reginaldo.
Nell'ultimo incontro di giornata solo nella ripresa la Fiorentina ha la
meglio sulla Juve Stabia coi gol di Seferovic ed Hegazy.
atalanta-cesena 3-1 —
L’Atalanta supera 3-1 in rimonta il Cesena e si regala gli ottavi di
coppa Italia l’11 dicembre all’Olimpico contro la Roma. I bergamaschi si
presentano con un inedito 3-4-1-2, il Cesena risponde coprendosi col
5-3-2. Dopo un paio di conclusioni a lato di Parra e Scozzarella, sono i
romagnoli a passare in vantaggio a sorpresa al 31’ con Tonucci che
sfrutta un’uscita fuori tempo di Polito per infilare la porta nerazzurra
su azione d’angolo. Un minuto dopo la squadra romagnola sfiora
addirittura il raddoppio chiamando Polito alla deviazione in angolo.
L’Atalanta però trova il pari al 41’ con Parra che si inventa un grande
gol di tacco (assist di Scozzarella) al temine di un’azione
tambureggiante. L’Atalanta perde però Marilungo al 43’ e si teme un
nuovo grave infortunio al ginocchio destro. Al suo posto De Luca. Nella
ripresa parte meglio il Cesena che con Tabanelli obbliga Polito a un
altro intervento difficile. Al 17’ però gran numero di De Luca e palla
sotto l’incrocio per il vantaggio nerazzurro. Al 30’ segna ancora
Tonucci ma il gol viene annullato per fuorigioco. Poi al 37’ Troisi
smarca Parra che realizza la sua doppietta e chiude la partita. (Guido Maconi)
- Il colpo di testa vincente di Fabio Lucioni, 25 anni. LaPresse
chievo-reggina 0-1 —
A San Siro ci va la Reggina, a sorpresa ma non troppo. Decide
un’inzuccata di Lucioni all’ora esatta di gioco, fra tanto grigiore ed
occasioni in serie sprecate dal Chievo, specie in una ripresa generosa
ma nulla più. Che il Chievo abbia in testa il campionato è lampante
dalla formazione iniziale. In difesa debutta Oumaro Coulibaly, maliano
della Primavera nato a metà dicembre del ’93, alla fine una delle note
più alte del freddo e piovoso pomeriggio del Bentegodi. Giocano anche
Cofie, Farkas, Samassa e Di Michele. Pochi intimi allo stadio, a vedersi
un primo tempo in cui il Chievo è solo volenteroso senza mai trovare
davvero la strada giusta per arrivare a Facchin, a volte aiutato dai
compagni così come dal fango che frena molte trame di Corini. Lo 0-0
dell’intervallo è lo specchio di tre quarti d’ora senza lode alcuna. La
ripresa qualcosa in più dice, soprattutto quando la Reggina passa con la
prima sortita della contesa. All’ora di gioco Lucioni trova il perfetto
terzo tempo sull’angolo di Bombagi, sovrasta Jokic e timbra il
vantaggio. Il Chievo non ha più la spinta di Sardo, fatto rifiatare in
attesa del Genoa, ma ci prova con la giusta generosità. Moscardelli e Di
Michele sono molto attivi, Dramé impensierisce Facchin ma la Reggina
non sta a guardare. Pericoloso Fischnaller, guardinga ma anche
discretamente propositiva la Reggina quando vede spazi in cui
incunearsi. Entra anche Stoian, col passare dei minuti si gioca ad una
porta sola. Nel forcing conclusivo Lucioni prende la traversa (la sua),
Di Michele è tagliente su punizione, Farkas manda alto un rigore in
movimento, ci prova anche Stoian, Di Michele chiede un rigore, Jokic
pure e sarebbe anche giusto assegnarlo. Il Chievo gioca contro una
squadra chiusa e un campo ai limiti della praticabilità, il tempo corre
velocemente. E finisce così. Il Milan il 13 dicembre troverà la Reggina.
Al Chievo non resta che dedicarsi al Genoa e a Delneri, vecchio maestro
di Corini. (Alessandro De Pietro)
- Cristian Pasquato in azione durante la sfida del Dall'Ara. LaPresse
BOLOGNA LIVORNO 1-0 —
Davanti ai soli 770 tifosi non scoraggiati dal clima uggioso e
dall’orario infelice il Bologna 2 batte 1-0 un Livorno a sua volta
largamente rimaneggiato. Dopo 35 minuti di noia pura Pasquato entra in
area dalla sinistra e fa partire un destro rasoterra non irresistibile,
ma una leggera deviazione di Emerson sorprende Mazzoni e la palla si
infila sul primo palo. Prima dell’intervallo lo stesso Pasquato si
divora due volte il raddoppio e al 40’ Lombardi rischia di regalare
l’1-1 ai toscani. Il terzo portiere rossoblù si lascia superare da un
innocuo retropassaggio di Morleo e salva in scivolata sulla linea. Nella
ripresa il Livorno va vicino al pari con un colpo di testa alto di
Salviato al 55’ e con una punizione dell’ex Siligardi, che all’83’
sfiora l’incrocio. Il Bologna si limita a controllare e guadagna gli
ottavi con il Napoli. (Nicola Zanarini)
- L'1-0 realizzato da Ze Eduardo. LaPresse
siena-torino 2-0 —
Davanti a mille anime, anche un po' infreddolite, il Siena conquista gli
ottavi di Coppa Italia contro il “Torino due” schierato da Ventura, già
con la mente al derby con la Juve. In una partita che va a sprazzi,
condizionata dalle tante assenze in entrambe le formazioni, decidono Zè
Eduardo e Reginaldo, premiando le scelte di Cosmi che fa meno turn over
del collega granata e, soprattutto, si affida ad un Rosina ispirato
sulla trequarti. Come annunciato Ventura schiera quasi tutte seconde
linee. Primi venti minuti tutto sommato piacevoli: il Siena parte forte,
segna anche con Reginaldo (in fuorigioco), mentre D'Agostino ci prova
da fuori (bravo Gomis). Il Torino reagisce e si affida a Stevanovic, che
prima calcia a lato da due passi, poi è Contini a salvare sulla linea
su una sua conclusione (dubbi su un fallo di mano di Mannini). Dopo
venti secondi dall'inizio della ripresa, il gol di Zè Eduardo, che
infila da due passi dopo un'azione personale di Rosina. Il Siena
legittima il vantaggio con Reginaldo che prima si mangia il raddoppio
dopo un quarto d'ora e poi, alla mezzora, grazie al contropiede
orchestrato da Rosina (ancora lui), conclude da due passi. Il 19
dicembre a Roma toccherà alla squadra di Cosmi sfidare la Lazio. (Alessandro Lorenzini)
- Gioia viola (per modo di dire) dopo il vantaggio firmato da Seferovic. LaPresse
fiorentina- juve stabia 2-0 —
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Fiorentina batte la Juve
Stabia e si regala l’Udinese negli ottavi di finale di Tim Cup. Oltre a
Toni, Jovetic ed Aquilani, i viola devono fare a meno anche di Ljajic,
bloccatosi durante la rifinitura di ieri (problema al flessore, ne avrà
per venti giorni). Davanti spazio a Seferovic ed El Hamdaoui. La prima
palla gol è per li campani con un tocco sotto misura di Murolo respinto
dalla traversa. Al 42’ è la Fiorentina a sfiorare il vantaggio, ma
Romulo sbaglia clamorosamente da centro area a porta vuota. Nella
ripresa dentro Borja Valero e Cuadrado. I viola passano al 52’ su calcio
piazzato. Corner di Fernandez e colpo di testa vincente di Seferovic.
Poi è solo Fiorentina. Ancora Seferovic, Cassani e Pizarro impegnano
Seculin. Il raddoppio arriva al 72’ grazie ad Hegazi, all’esordio dal
primo minuto, dopo una bella azione di Romulo sulla destra. (Giovanni Sardelli)
il programma —
Ieri sera il Verona aveva eliminato a sorpresa il Palermo vincendo 2-1
al Barbera. Agli ottavi la squadra di Mandorlini se la vedrà con
l'Inter. Il quarto turno verrà completato la prossima settimana con gli
ultimi due incontri, Catania-Cittadella martedì al Massimino e
Cagliari-Pescara mercoledì all'Is Arenas.
Gasport
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