Il solito Messi lancia il Barça, ma il Milan è sempre in corsa
Barcellona, 6 novembre 2013
La squadra di Martino si qualifica grazie ai numeri dell'argentino che si regala una doppietta (un gol su rigore) dopo la rete di Busquets. I rossoneri illusi dall'autorete di Piqué giocano un discreto secondo tempo, ma crollano nel finale. Ininfluente l'ingresso di Balotelli
- Troppo Messi per il Milan. Reuters
C'è un momento, uno solo, nel quale il fascino antico
della cabala ci prende alla gola suggerendo un imminente pareggio del
Milan: succede al minuto 30 della ripresa, quando Sanchez si divora una
palla-gol calciando su Abbiati l'assist di Messi, e questo due minuti
dopo che Neymar, in coda a un'ubriacante serpentina fra quattro
rossoneri, aveva tirato in curva l'ormai comodo pallone. Troppo sciupio,
troppa grazia scialacquata in faccia alla miseria milanista, per non
pensare a uno scherzetto del destino. Invece non succede: la finestra di
tempo che Allegri si è dato per tentare il colpo - la prima parte della
ripresa - era culminata nella girata appena fuori di Kakà sull'unica
iniziativa supersonica di Balotelli. Minuto 19, capolinea di una
strategia che per riuscire avrebbe dovuto essere precisa al millimetro, e
così non è stato: c'è ancora una bella palla di Montolivo per
l'imbucata di Muntari, salvata da Alves, e poi Messi sigla alla sua
maniera il 3-1 che dà una dimensione corretta alla serata.
(da gazzetta.it)
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