Udinese-Torino 1-5: Jansson, Acquah, doppio Martinez e Belotti, che manita
Partita senza storia alla Dacia Arena: la squadra di Ventura torna a sorridere travolgendo i bianconeri. Il "Gallo" firma la dodicesima rete in campionato: messaggio a Conte
E l’Udinese scopre la paura: sconfitta e
umiliata dal Torino, gioca la peggior partita del suo precario
campionato e ora si ritrova a sperare che la Sampdoria fermi il Palermo.
Altrimenti sono guai. Prima del via, la curva srotola striscioni pieni
di orgoglio a 40 anni dal terremoto: "Tremò la terra che distrusse le
case, a morire quel giorno furono in tanti, ma siamo friulani e andammo
avanti". E ancora: "6 maggio 1976-6 maggio 2016, il Friuli si piega, ma
non si spezza". Ma la squadra non mostra l’orgoglio dei suoi tifosi. È
impacciata, impaurita, fallosa: lascia il comando della partita al
Torino che non si aspettava di certo un avversario così remissivo. Dopo
il gol sbagliato da Matos al 7’ su lancio di Edenilson, l’Udinese in
pratica esce dalla partita. E il Toro non molla di un centimetro,
spingendo con Peres, per l’occasione spostato a sinistra per fare posto a
Zappacosta sulla fascia opposta. Dopo un gol ingiustamente annullato a
Belotti (tenuto in gioco da Adnan), Jansson firma l’1-0 e la prima rete
in A, un poderoso stacco di testa su angolo di Gaston Silva e dormita di
Danilo. La squadra di Ventura non si accontenta, capisce che potrebbe
anche chiudere in fretta la gara. E al 45’ Acquah, uno dei migliori,
raddoppia sfruttando la dormita di Badu e Adnan che lo lasciano avanzare
indisturbato e tirare un gran destro imprendibile per Karnezis.
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