Champions, Tottenham-Juve 1-2: Higuain e Dybala ribaltano tutto in 3'
Rimonta da sogno per i bianconeri, che conquistano Wembley e quarti di finale dopo il vantaggio di Son nel primo tempo
Quando hai l'HD ti bastano pochi minuti per
accendere la Champions League: Higuain e Dybala fanno tutto in tre
minuti e portano in paradiso la Signora quando pareva destinata
all'eliminazione. La Juve cade nel primo tempo ma si rialza grazie al
duo argentino nel secondo tempo e vola ai quarti di Champions League,
nonostante il 2-2 dell'andata. Un'impresa nel tempio del calcio inglese:
Wembley alla fine diventa una bolgia bianconera, tanta è la gioia dei
tifosi arrivati fino a Londra. Mai dare per morta la Juventus, che ne sa
una più degli Spurs.
RIGORE NEGATO E VANTAGGIO SPURS
—
Allegri prova a giocarsi l'all in mettendo in campo tutti gli
attaccanti che ha (Cuadrado e Bernardeschi lungodegenti, Mandzukic
forfeit alla vigilia per un affaticamento al flessore sinistro): Douglas
Costa con Dybala e Higuain, recuperato in extremis dopo il problema
alla caviglia, e Barzagli con Chiellini e Benatia per cercare di
blindare la difesa. Il bianconero, migliore in campo a Roma con la
Lazio, soffre però parecchio la vivacità di Son sulla fascia sinistra.
Ed è da lì che arrivano le azioni più pericolose e anche il gol: 39',
Barzagli salva su Kane ma il pallone torna sui piedi di Trippier, che
serve l'assist per il colpo del k.o. del migliore in campo, Son. Bravo e
fortunato: colpisce male col destro, la palla va sul sinistro, si alza
ed entra, mentre Buffon scivola. Prima di allora la Juventus aveva fatto
zero tiri (il primo e unico del primo tempo, ma fuori, sarà di Pjanic
qualche minuto dopo il vantaggio). Troppo ferma e poco propositiva,
incapace di inventare qualcosa che spaventi gli Spurs. L'unico che ha il
cambio di passo è Douglas Costa, con Buffon migliore in campo,
costretto alla doppia super parata, sempre su Son. Molto dubbio il fallo
in area di rigore di Vertonghen su Douglas Costa (17'), per cui i
bianconeri protestano parecchio: l'intervento in tackle è irregolare, ci
stava il penalty, l'arbitro lascia giocare.
RISVEGLI E RADDOPPIO —
Nella ripresa Allegri prova a muovere qualcosa con quello che ha in
panchina (pochino, viste le assenze): dentro Lichtsteiner e Asamoah per
Barzagli e Matuidi, con Alex Sandro che diventa un attaccante aggiunto.
La mossa funziona, perché Lichtsteiner fa partire l'azione dell'1-0 e
Higuain magicamente si scuote dal torpore. Il Pipita prima segna (19')
su sponda di testa di Khedira dopo cross del terzino svizzero, poi
lancia Dybala per il 2-1 (22'): il numero dieci scatta sul filo del
fuorigioco, si porta avanti il pallone e poi segna con il piede
preferito, il sinistro. Poco dopo i bianconeri hanno un'altra occasione
con Higuain, che cerca Douglas Costa. Il Tottenham accusa il colpo: è
frastornato e Pochettino cerca energie fresche con Lamela. L'ultimo
quarto d'ora è un assedio degli Spurs: Chiellini è l'uomo della
provvidenza su un cross insidioso del neo entrato, poi altra deviazione
miracolosa di Khedira su Eriksen. Altri brividi su un tiro di Son che
sfiora il palo. Niente in confronto agli ultimi minuti, quando prima il
palo e poi Barzagli, che respinge quasi sulla linea un colpo di testa di
Kane, salvano la Juventus. Finale col batticuore, che però vale un
altro step verso la finale di Kiev. Il sogno Champions continua.
(da gazzetta.it)
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