Bologna-Udinese 0-2: rigore di Di Natale e Nico Lopez, la curva contesta Morandi
Buon esordio per il 17enne Scuffet tra i pali dell'Udinese, per l'infortunio di Brkic
Totò Di
Natale dal dischetto e Nico Lopez in contropiede, all'inizio e alla fine
della partita. Così l'Udinese passa al Dall'Ara ed esce dalla crisi
spezzando la brutta serie delle quattro sconfitte che avevano messo
pressione sulla panchina di Guidolin. Invece la crisi torna sul Bologna
che dopo tre pareggi di fila incassa il primo k.o. della gestione
Ballardini e il pubblico bolognese becca la squadra e il presidente
Guaraldi senza risparmiare nessuno. Prima della gara, infatti, gli
ultras delle curva ultras vanno allo scontro con Gianni Morandi. Il
cantante e presidente onorario aveva attaccato i tifosi più caldi che
due settimane fa, durante la partita interna contro il Napoli, avevano
oscurato la canzone Caruso di Lucio Dalla con cori e fischi razzisti.
Così, alla prima occasione, i tifosi si vendicano esponendo quattro
brutti striscioni contro Morandi che, forse presago della cattiva
accoglienza, non si fa vedere al Dall'Ara. Su uno degli striscioni si
legge un caustico: "Per un po' di pubblicità getti m.... sulla tua
città".
GalleriaBologna, vergogna: striscioni contro Morandi
senza i nuovi —
Il Bologna non può schierare i nuovi acquisti arruolati in extremis
(Friberg è in tribuna, Ibson deve arrivare dal Brasile), Ballardini
ritrova Kone che all'inizio viene impiegato sulla trequarti al fianco di
Diamanti per una trazione più offensivo ma presto, vedendo la
superiorità dell'Udinese in mezzo al campo, il greco viene richiamato in
mediana. Guidolin ritrova Basta, Domizzi e Di Natale titolari e
all'ultimo momento deve rinunciare a Brkic che s'infortuna nel
riscaldamento e al suo posto gioca, debuttante assoluto, Simone Scuffet,
azzurrino dell'Under 17. L'Udinese passa all'improvviso dopo 15', su un
campanile di Danilo diretto in area a Lazzari che stoppa e quando fa
per girarsi viene travolto alle spalle da un intervento scomposto e
inutile di Pazienza. Per l'arbitro ci sono gli estremi del rigore che Di
Natale trasforma con un rasoterra angolato alla destra di Curci. Il
Bologna prova a reagire ma Diamanti, al solito catalizzatore di tutti i
palloni, non trova i suoi spazi e tutto il suo potenziale lo esaurisce
con una punizione centrale che non spaventa Scuffet. Nel secondo tempo i
padroni di casa accentuano la pressione ma non trovano mai lo specchio
della porta. Ballardini due volte cambia sistema con gli innesti in
corsa ma al massimo il Bologna produce mischie aperte.
(da gazzetta.it)
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