Coppa Italia ed Europa League: Milan, la finale non basta
La vincitrice del torneo accede direttamente ai gironi, così come la quarta classificata in campionato: chi perde la finale non viene più ripescato
Quando Fiorentina e Roma furono eliminate già a
dicembre dalla Coppa Italia al Milan si aprì un'autostrada per la
finale, non per la qualificazione alle coppe europee. Raggiungendo la
finale dopo il 5-0 all'Alessandria, i rossoneri avranno un'unica
certezza: potranno giocarsi il trofeo contro la vincente di Inter-Juve.
Per l'Europa League servirà altro.
il regolamento —
Da questa stagione, infatti, solo chi conquista la Coppa Italia accede all'Europa League (leggi il regolamento)
e lo farà partendo direttamente dai gironi. Chi perde la finale,
invece, non sarà più ripescato nel caso in cui dovesse essere battuto da
una squadra già qualificata per le coppe, cosa che invece era prevista
dal regolamento fino a un anno fa.
la situazione —
Così, se la Juve, attualmente quella messa meglio in campionato dei 3
club ancora in corsa per il trofeo, dovesse qualificarsi per la
Champions e poi alzare la coppa a maggio, in Europa League andranno la
4ª, la 5ª e la 6ª della Serie A: le prime due ai gironi, la 6ª (ora il
Milan) al terzo turno preliminare (28 luglio e 4 agosto). Se invece il
campionato finisse con l'attuale classifica e dovesse essere il Milan a
vincere la Coppa Italia, sarebbe la 5ª della Serie A (ora l'Inter) a
dover passare dai preliminari.
Gasport
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