Juve, addio-beffa alla Champions: Bayern salvo al 91', poi vola ai quarti
Pogba e Cuadrado illudono i bianconeri, a cui viene tolto anche un gol regolare di Morata. Accorcia Lewandowski, Müller trova il 2-2 in pieno recupero e nel secondo supplementare decidono Thiago Alcantara e Coman
William “Braveheart” Wallace non ha fatto una
bella fine. Sconfitto dagli inglesi, decapitato, il suo corpo dilaniato.
Ma oggi, a secoli di distanza, non lo ricordiamo per questo. Fatte le
debite proporzioni, la Juve esce dall’Allianz Arena domata, sconfitta,
eliminata dal Bayern. Ma, fra qualche anno, non ricorderemo questa gara
per il risultato. Forse, indicheremo questa sconfitta come una tappa
fondamentale, che porterà a successi. Forse. Però adesso, ai bianconeri,
fa male, terribilmente male. Perché mancavano 3 minuti di recupero per
la grande impresa. Perché per un’ora mette in scacco i marziani. Perché
gli undici “scozzesi” bianconeri nonostante le assenze lottano come
indemoniati, guidati da un generale che mette in crisi nientemeno che
Pep Guardiola, l’inventore di un nuovo calcio. Invece finisce 4-2 per i
rossi, con un gol buono annullato a Morata (sull’1-0). E coi rimpianti
per Morata e Lichtsteiner (nel supplementare), che avevano avuto la
palla per il match ball. Gara epica, memorabile. E ancora una volta,
come a Torino, dai due volti, che non si somigliano per niente. Decidono
nel supplementare Thiago Alcantara e Coman, due ragazzi, due
concentrati di talento. Che partivano dalla panchina: e questo dà le
dimensioni della grandezza del Bayern. E di chi la Juve stava per
eliminare. Alla fine Buffon va a dare “cinque” a tutti: uscire così fa
più male. Ma fa tenere la testa alta.
(da gazzetta.it)
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