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giovedì 17 marzo 2016

Juve, addio-beffa alla Champions: Bayern salvo al 91', poi vola ai quarti

Pogba e Cuadrado illudono i bianconeri, a cui viene tolto anche un gol regolare di Morata. Accorcia Lewandowski, Müller trova il 2-2 in pieno recupero e nel secondo supplementare decidono Thiago Alcantara e Coman


William “Braveheart” Wallace non ha fatto una bella fine. Sconfitto dagli inglesi, decapitato, il suo corpo dilaniato. Ma oggi, a secoli di distanza, non lo ricordiamo per questo. Fatte le debite proporzioni, la Juve esce dall’Allianz Arena domata, sconfitta, eliminata dal Bayern. Ma, fra qualche anno, non ricorderemo questa gara per il risultato. Forse, indicheremo questa sconfitta come una tappa fondamentale, che porterà a successi. Forse. Però adesso, ai bianconeri, fa male, terribilmente male. Perché mancavano 3 minuti di recupero per la grande impresa. Perché per un’ora mette in scacco i marziani. Perché gli undici “scozzesi” bianconeri nonostante le assenze lottano come indemoniati, guidati da un generale che mette in crisi nientemeno che Pep Guardiola, l’inventore di un nuovo calcio. Invece finisce 4-2 per i rossi, con un gol buono annullato a Morata (sull’1-0). E coi rimpianti per Morata e Lichtsteiner (nel supplementare), che avevano avuto la palla per il match ball. Gara epica, memorabile. E ancora una volta, come a Torino, dai due volti, che non si somigliano per niente. Decidono nel supplementare Thiago Alcantara e Coman, due ragazzi, due concentrati di talento. Che partivano dalla panchina: e questo dà le dimensioni della grandezza del Bayern. E di chi la Juve stava per eliminare. Alla fine Buffon va a dare “cinque” a tutti: uscire così fa più male. Ma fa tenere la testa alta.
(da gazzetta.it)

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