Giro d'Italia, tappa 20: leggendario Nibali sulle Tre Cime. Uran ora è secondo
La maglia rosa parte a tre km dall'arrivo e resta da solo. "Giornata emozionante" Lotta per il podio: Uran guadagna su Evans e Scarponi
- Vincenzo Nibali incitato dai tifosi. Bettini
Vincenzo Nibali aveva promesso grande spettacolo sulle Tre
Cime di Lavaredo. E lo Squalo non ha tradito le attese, vincendo una
tappa epica, commovente. Coi corridori, ormai ridotti a scheletri, che
avevano neve anche sulle sopracciglia. E che non riuscivano neppure a
parlare. Il maltempo non ha lasciato in pace i corridori nemmeno oggi,
nonostante la cancellazione di Giau, Costalunga e San Pellegrino. Una
vera bufera ha investito i corridori sulla salita finale, dopo una
partenza asciutta e la pioggia. E Vincenzo Nibali a 3 km dalla fine ha
deciso che la sua vittoria al Giro 2013 doveva essere arricchita da
un'altra impresa. Una progressione secca la sua, che gli ha tolto di
ruota tutti i rivali. Dopo il lavoro di tre gregari eccellenti in
salita: Aru, Kangert e Agnoli. Alle sue spalle all'arrivo tre
colombiani: Duarte, Rigoberto Uran, che fa un passo decisivo verso il
secondo posto, e un eccezionale Carlos Betancur, più forte dei guai
meccanici e maglia bianca. Il corridore dell'Ag2r ha anche dovuto fare i
conti col rivale per la maglia bianca Rafal Majka, che lo ha attaccato
insieme alla sua Saxo-Bank proprio nel momento della difficoltà. Non il
massimo del fiar-play, come ha rimarcato Betancur.
(da gazzetta.it)
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