Genoa-Parma rinviata: la Figc accoglie la richiesta degli emiliani
Il presidente della Federcalcio: "Mi prendo le responsabilità di questa scelta". Lucarelli aveva minacciato lo sciopero in caso di mancato slittamento del match: "Non ci sono le condizioni". Al Tardini proseguono i pignoramenti
Tavecchio rinvia Genoa-Parma. Il presidente
della Figc accoglie la richiesta di calciatori e allenatori: "Domenica
il Parma non gioca, è un fatto grave ma mi assumo la responsabilità di
questa scelta". Il presidente chiarisce a margine del consiglio
federale: "Domenica scorsa è stata rinviata la partita perché i
giocatori non volevano giocare a porte chiuse. Non ho voluto
mortificarli. Poi non sono stati fatti i passi che avevo auspicato.
Nessuno ha presentato i libri in tribunale, quindi non si è aperta una
procedura fallimentare e non si è ancora potuto iniziare un esercizio
provvisorio per aiutare il Parma. La Lega di A si è detta disponibile ad
aiutare un soggetto credibile, che può essere solo il Tribunale. Il
Parma è allo sbando, ma la Figc non ha nessuna responsabilità per il
default del club né per quello che è accaduto dall'estate scorsa a oggi.
In questo momento nessuno può dare un euro ad una società che sta
fallendo, ma non è ancora fallita. Quindi, considerato lo stato d'animo
dei calciatori, valutata la richiesta dell'Aic e dell'associazione degli
allenatori, rinviamo la partita con il Genoa, ma sarà l'ultima volta". E
Tavecchio annuncia anche sulla scia del caso Parma: "Il consiglio ha
dettato le linee guida che prevedono grosse restrizioni e responsabilità
per chi compra un club di A. Non si potrà più acquistare una società
per 1 euro".
(da gazzetta.it)
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