Juventus, Vidal: "Sentivo che poteva essere la mia chance e ho voluto tirare"
Dall'errore sotto porta sullo 0-0 al rigore decisivo "sottratto" a Tevez: il guerriero cileno è tornato a segnare in Champions dopo un anno e mezzo di digiuno. E può essere il vero uomo in più di Allegri per il finale di stagione
A certi livelli, sono la testa e la personalità a fare la differenza. Arturo Vidal lo aveva dichiarato proprio alla Gazzetta appena
prima di Juve-Monaco: “Vengo da un anno problematico per via del
vecchio infortunio al ginocchio, ma sento che presto tornerò a segnare
gol decisivi in Champions e quando le partite diventano importanti mi
esalto”. Tutto chiaro. Solo che il primo episodio per cui il cileno
finisce nel film della partita è un gol mangiato a due passi da Subasic,
dopo un controllo meraviglioso. Un giocatore normale, con le sue
insicurezze, si defilerebbe quando nel secondo tempo l’arbitro assegna
un rigore alla Juve. Specie quando hai sbagliato l’ultimo tirato (a
Cesena, in campionato) e l’ultimo calciato in Champions (contro
l’Olympiacos). Non lui. Non Arturo Vidal.
(da gazzetta.it)
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