Mondiali 2014, tradito dai nervi, scaricato dal gruppo. Grande flop Mario
Dopo l'Europeo Balotelli non ha fatto il salto di qualità. I compagni gli rimproverano di essersi isolato e di non essere stato decisivo
Dalle lacrime piante in campo dopo la finale
europea persa contro la Spagna allo sguardo spettrale in panchina nel
secondo tempo di Italia-Uruguay. Non c'è confronto. Quella di Kiev era
delusione di gioco, dopo un Europeo vissuto da protagonista, che
annunciava un Mondiale di gloria. Era un sogno, si è trasformato
nell'incubo peggiore, perché Balotelli è stato uno dei primi artefici
del fallimento azzurro. Il gol-decisivo e la buona prestazione contro
l'Inghilterra, per rendimento e autocontrollo, sono stati un'illusione. I
gol sbagliati con la Costa Rica hanno spalancato il baratro che avrebbe
poi risucchiato l'Italia. Un gol avrebbe spianato tatticamente la
partita e smorzato gli ardori dei costaricani. Con 6 punti in tasca,
neppure Byron Moreno in persona avrebbe potuto cacciarci dal Mondiale.
Mario è sceso in campo innervosito da questo senso di colpa, con le
spalle al muro, "costretto" a redimersi con un gol-qualificazione o
qualcosa del genere. Si è meritato quasi subito un giallo, ne ha
rischiato quasi subito un altro per un "mani". Prandelli, per paura di
ritrovarsi in 10, lo ha lasciato negli spogliatoi. Una sostituzione
avvertita come un'umiliazione. Doveva essere un trascinatore, è stato
messo da parte nel momento in cui più c'era bisogno di un leader...
(da gazzetta.it)
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