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domenica 23 maggio 2021

Diavolo in paradiso: il Milan sbanca Bergamo e ritrova la Champions

Contro l’Atalanta decidono due rigori di Kessie. I rossoneri tornano nella coppa più bella dopo sette anni di assenza. Nel finale espulso De Roon


Franck Kessie festeggia con i compagni a fine gara. Ansa

Sarà stata la maglia bianca, quella delle finali europee, dei grandi trionfi e dei trofei alzati al cielo. Oppure sarà stato il destino, che ha voluto chiudere il cerchio proprio contro la squadra e nello stadio dove diciassette mesi fa il Milan cadeva rovinosamente, avviando allo stesso tempo un nuovo ciclo. Un ciclo vincente. Per chi la vuole vedere romantica, può bastare così. Tanto, a contare poi è soltanto il risultato: il Diavolo sbanca Bergamo 2-0 (due rigori di Kessie) e torna in Champions League dopo sette anni. Proprio all’ultima curva, proprio contro l’avversario che tutto l’universo rossonero temeva come il peggiore degli incubi. Tenendo persino la porta inviolata contro un attacco da 90 gol. Sì, la si può osservare con sguardo romantico, ma anche in termini concreti c’è di che godere: secondo posto (con relativi milioni dei diritti tv), una Champions acciuffata dopo averci tirato sopra lo sciacquone contro il Cagliari. Il Milan fa festa anche perché in cassa entra quella cinquantina di milioni vitali per proseguire il progetto senza rallentarlo. E ci riesce senza nemmeno approfittare dei risultati altrui, dal momento che il pareggio del Napoli col Verona avrebbe promosso i rossoneri anche in caso di pareggio. In poche parole, oggettivamente indiscutibili: il Milan torna in Champions con pieno merito. Al Gewiss Stadium comanda soprattutto Kessie, autore dei due rigori vincenti ma autore in generale di una prestazione monumentale. Sovrumana. L’Atalanta lascia il campo nervosa e arrabbiata, e c’è da capirla. Non è stato un granché come settimana: prima la sconfitta in finale di Coppa Italia, poi questa che fa male perché infrange il sogno del secondo posto. Sarebbe stato il piazzamento migliore nella storia del club. Questo ovviamente non cancella l’ennesima stagione meravigliosa della Dea, che rinnova la tessera nel club delle big.

 

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