La Nigeria fa harakiri
Torna in corsa la Grecia
Gli africani vanno in vantaggio con Uche, poi Kaita perde la testa e si fa cacciare. La squadra di Rehhagel prima pareggia con Salpingidis, poi trova il gol vittoria con Torosidis, complice una papera del portiere Enyeama
BLOEMFONTEIN, 17 giugno 2010 - Dopo poco più di un quarto d'ora, tutto sembrava fatto. La Nigeria girava, la Grecia osservava. Di più. La Nigeria segnava, con Uche su punizione, la Grecia si disperava. Perché una sconfitta l'avrebbe buttata matematicamente fuori da questo Mondiale. Ma certe partite, e in Sudafrica se ne hanno continue conferme, hanno una loro personalissima storia. Succede quindi che Kaita, alla mezzora del primo tempo, impazzisca, rifili un calcio a Torosidis sotto gli occhi dell'arbitro e venga cacciato. Succede che la Haruna prima salvi sulla linea un gol fatto e poi sia determinante nel deviare il tiro di Salpingidis che vale il pareggio. Succede ancora che Enyeama, dopo aver mostrato parate di tutti i generi, pose plastiche così perfette da sembrare finte, non trattenga un pallone facile facile, e si faccia infilare da Torosidis per il definitivo 2-1.
(da gazzetta.it)
venerdì 18 giugno 2010
Pubblicato da Real Mimmo alle ore 09:04
Etichette: Mondiali di calcio - Sudafrica 2010
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