La Lega Calcio rinvia 5 partite di serie A, rischio irregolarità dietro l'angolo
Le partite in questione oltre al derby d'Italia
Juve-Inter sono Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e
Udinese-Fiorentina. La finale di Coppa Italia, inizialmente in
calendario il 13 maggio, si giocherà il 20. Calendario, introiti e lotta
per il titolo sono dunque rivoluzionati
di Mauro Romano
Gestione confusa, per
quello che vale, visto che si tratterebbe di un gioco, anche del
campionato di calcio, che a questo punto può rischiare anche qualche
ricorso per irregolarità. La Lega di serie A, in seguito all'epidemia di
Coronavirus, ha infatti comunicato il rinvio di quanto partite previste
per questo week end che inizialmente aveva previsto si giocassero a
porte chiuse.
Le partite in questione oltre al derby d'Italia Juve-Inter
sono Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina. La
finale di Coppa Italia, inizialmente in calendario il 13 maggio, si
giocherà il 20. Calendario, introiti e lotta per il titolo sono dunque
rivoluzionati.
giovedì 27 febbraio 2020
Il Lione morde con Tousart, la Juve si sveglia tardi: a Sarri serve l’impresa a Torino
Bianconeri inguardabili per più di un’ora, vano l’assalto finale. Allo Stadium bisognerà vincere con due gol di scarto
Maurizio Sarri era stato profetico: “La squadra si è allenata bene ma
io non mi fido, perché l’allenamento migliore lo hanno fatto in
Supercoppa e poi abbiamo perso”. E infatti la Juventus esce sconfitta
per 1-0 dallo stadio del Lione e si complica il cammino in Champions: al
ritorno degli ottavi toccherà ancora a Ronaldo provare a ribaltarla,
come fece un anno fa con l’Atletico.
(da gazzetta.it)
mercoledì 26 febbraio 2020
Champions: Napoli-Barcellona 1-1, Griezmann risponde a Mertens
(credits: Ssc Napoli)
di STELLA DIBENEDETTO - In piena emergenza coronavirus, il Napoli
ha ospitato regolarmente il Barcellona allo stadio San Paolo per la
gara d'andata degli ottavi di finale di Champions League pareggiando
1-1. A Mertens ha risposto Griezmann impaurendo i tifosi presenti allo
stadio. La qualificazione sarà decisa durante la gara di ritorno, in
programma tra due settimane in Spagna. Un pareggio che fa sorridere i
catalani che, in casa, avranno l'ulteriore vantaggio di avere il
sostegno dei propri tifosi.
Gattuso, reduce da sei vittorie nelle ultime sette partite tra Serie A e
Coppa Italia, non è riuscito a portare a casa la vittoria che gli
avrebbe dato un vantaggio importante in vista della sfida di ritorno. A
sbloccare il match è stato Mertens con uno splendido destro con eguaglia
Hamsik come miglior cannoniere della storia del club. Al belga che, per
un infortunio, è stato costretto a lasciare il posto a Milik, però, ha
risposto Griezmann che ha firmato la rete del definitivo pareggio.
Tante le occasioni che il Napoli non ha saputo sfruttare per portare a
casa la vittoria. Il Barcellona, da parte sua, pur tornando in patria
con un pareggio importante, nella gara di ritorno dovrà fare a meno di
Busquets che, da diffidato, ha rimediato un cartellino giallo e di Vidal
espulso nel finale.
In una giornata segnata da 4 rinvii su 10 per il Coronavirus e ben 8 squadre di A con il 6 politico (Inter, Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Verona, Cagliari, Torino, Parma), non si ferma il capolista Rocky, che batte Vito grazie al gol di Okaka e all’assist di Dybala!
Vince anche il secondo, Max, contro la coppia Gigi/Giovanni grazie a Criscito e Dzeko.
C.Ronaldo e Palacio permettono a Mimmo di battere Luigi, mentre termina in parità la gara tra Gianluca e Dario.
Vittoria per Leonardo contro RoccoMiky: decisivo il gol di Insigne su rigore.
Pochi cambiamenti nella Classifica Ritorno, con RoccoMiky che guidano sempre con +11,5 di vantaggio su Max. Seguono Rocky, Mimmo e Gianluca.
Nel prossimo turno, se si dovesse giocare, match clou tra Rocky vs RoccoMiky.
Formazioni entro 15min dalla prima partita de turno, che non si sa quando e dove giocheranno...
domenica 23 febbraio 2020
Coronavirus, Serie A: rinviate Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari
Lo sport si ferma in Lombardia e in Veneto. Il comunicato
ufficiale dei nerazzurri: "La partita di Serie A Inter-Sampdoria,
prevista per domenica 23 febbraio alle ore 20.45 e valida per la 25^
giornata, viene rinviata a data da destinarsi"
In una lettera inviata al presidente del Coni, Giovanni Malagò,
Spadafora - sulla base delle decisioni del cdm - chiede al n.1 dello
sport italiano "di farsi interprete presso tutti i competenti organismi
sportivi dell'invito del Governo di sospendere tutte le manifestazioni
sportive di ogni grado e disciplina previste nelle Regioni Lombardia e
Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio 2020".
Un’occasione sprecata. Il Milan
gioca, segna con il solito Rebic (sesto gol in campionato), resta con un
uomo in più, ma all’improvviso stacca la spina. Mancano venti minuti
alla fine di una partita che sino a quel momento i rossoneri hanno
dominato. Iachini, sull’orlo della disperazione, decide di inserire
Cutrone, ex avvelenato, e la Fiorentina, sino a quel momento fragile e
senza coraggio, è come attraversata da una scossa di energia e con il
3-4-2 dà vita alla rimonta. Cutrone rompe gli equilibri, conquista un
rigore molto generoso e permette a Pulgar di pareggiare dal dischetto.
Il Milan non c’è più e Begovic, che aveva sostituito a inizio ripresa
Donnarumma, evita la sconfitta sul tiro ravvicinato di Caceres.
Nello stadio in cui Massimiliano
Allegri scrisse il manifesto della vittoria di «corto muso», come quella
dei cavalli, la Juve di Maurizio Sarri vince la sua tredicesima partita
stagionale con un gol di scarto e mette la giusta pressione a Lazio e
Inter. La differenza sostanziale è che il marchio di fabbrica prima era
l’1-0, mentre adesso è il 2-1 (uscito la bellezza di 11 volte sulla
ruota bianconera), a testimonianza del fatto che questa versione della
Signora-scudetti lascia quasi sempre l’impressione di poter prendere
gol.
Bologna-Udinese 1-1: Palacio risponde a Okaka nel recupero
L’attaccante di Gotti sblocca
il risultato nel primo tempo, l’argentino trova invece la zampata finale
al 91’ e regala un punto importantissimo a Mihajlovic
BOLOGNA - Il Bologna ha il carattere di Mihajlovic. La squadra rossoblù non si arrende mai e in pieno recupero, grazie a Palacio, trova l’1-1 finale nella sfida contro l’Udinese: Okaka
sblocca di testa nel corso del primo tempo, l’immortale argentino trova
la zampata finale che fa esplodere di gioia l’intero Dall’Ara al 91'.
Un punto importantissimo per Sinisa che tiene ancora viva la speranza
europea, terzo pari di fila invece per Gotti dopo quelli con Verona e
Brescia.
Brescia-Napoli 1-2: Gattuso vince ancora fuori casa
Chancellor illude Lopez,
Insigne e Fabian Ruiz ribaltano il risultato e regalano tre punti d'oro
agli azzurri che si presentano con il morale giusto alla supersfida di
Champions con il Barcellona
Fuori casa il Napoli vola. Terza vittoria
consecutiva fra campionato e coppa lontano dal San Paolo e tre punti
importanti per recuperare posizioni in classifica e presentarsi con il
morale giusto alla supersfida di Champions con il Barcellona. Gattuso,
piano piano, sta trovando la quadratura del cerchio: delle ultime sette
partite (sempre fra campionato e coppa) ne ha vinte 6 e ne ha persa
solo una (con il Lecce). A Brescia non è stata una
serata di gioco spumeggiante, ma in questo periodo agli azzurri servono
soprattutto i punti. E quelli di stasera sono veramente pesanti.
giovedì 20 febbraio 2020
Atalanta, notte da Dea della Champions: ne segna quattro al Valencia e vede i quarti
Andata
ottavi: la squadra di Gasp va sul 4-0 con la doppietta di Hateboer e i
gol di Ilicic e Freuler, poi il gol di Cheryshev. Ritorno il 10 marzo in
Spagna
E vai così, Atalanta: al ritorno nel temutissimo Mestalla potrai anche
giocare con relativa tranquillità. La squadra di Gasp stende 4-1 il
Valencia, senza se e senza ma, dimostrando di meritare i quarti di
Champions: segna da 16 gare di fila, tra campionato e coppe e ha una
condizione di forma strabiliante. Paura degli ottavi? Non scherziamo: la
Dea comincia come sua abitudine, ritmo alto e pressing. Il Valencia
emergenziale (6 infortunati più uno squalificato) decide di fare la cosa
più logica: aspettare per ripartire. E’ il copione del primo tempo e di
quasi tutta la partita: Gomez largo a sinistra, manda subito in crisi
Wass, costretto a tenere la posizione, ammesso di avere voglia di
spingere sulla fascia. Pasalic, da trequartista, può infilarsi nello
spazio lasciato dall’inedita e traballante coppia di centrali spagnoli e
all’8’ non sfrutta la splendida imbucata di Ilicic, tirando su Domenech
che comunque è bravo a chiudergli la visuale.
(da gazzetta.it)
Segna sempre Rebic e il Milan va. Toro, quinta sconfitta di fila
Il
croato regala a Pioli il sesto posto in coabitazione con Verona e
Parma. Per Longo secondo k.o. in due uscite. Esordio in Serie A per
Gabbia
Se il Milan sarà quello visto con la Juve e il Toro quello dell'ultimo
mese, si raccontavano i tifosi entrando allo stadio, difficilmente la
partita resterà in bilico. Lo è stata, parzialmente, per una ventina di
minuti della ripresa, quando i granata hanno preso metri al Diavolo, ma
la realtà dei fatti dice che il Milan ha meritato questo successo, che
avrebbe potuto essere ben più rotondo nel risultato. I rossoneri trovano
tre punti vitali per restare aggrappati al treno dell'Europa League (la
Champions dista sempre dieci lunghezze ed è meglio evitare di
pensarci), mentre i granata inciampano nella quinta sconfitta di fila in
campionato (più l'eliminazione in Coppa Italia, sempre a San Siro
contro il Milan) e ora devono seriamente fare attenzione alle zone
bollenti: il Genoa, terzultimo, è soltanto cinque punti più sotto. Pioli
conferma il 4-2-3-1 delle ultime uscite, sistema che – come ha spiegato
bene in vigilia – gli ha permesso una svolta non solo tattica, ma anche
nell'approccio all'avversario. Il tecnico rossonero avrebbe voluto
confermare in blocco l'undici che ha pareggiato con la Juve in Coppa
Italia, ma il forfait dell'ultima ora di Calhanoglu (lesione muscolare
che sarà valutata meglio nei prossimi giorni) lo ha costretto a un
cambio nella zona nevralgica dell'attacco, dietro Ibrahimovic.
Immobile e Milinkovic ribaltano l’Inter. In scia alla Juve rimane la Lazio
Nerazzurri
(ora a -3 dalla vetta) in vantaggio con Young ma rimontati nella
ripresa. La decide il serbo che aveva anche colpito una traversa
La Lazio si veste da anti-Juve. Nella notte dell’Olimpico e della prima
sfida scudetto è Inzaghi che fa festa davanti alle ambizioni da primato
dell’Inter. I biancocelesti prima rincorrono e poi alla fine danno a
Conte il secondo dispiacere stagionale in Serie A. La Lazio non perde
dal 25 settembre (all’andata con i nerazzurri), la serie positiva si
allunga a 19 partite. Stavolta il merito è di Ciro Immobile, che lo
zampino ce lo mette sempre e si regala il gol numero 26 in Serie A per
pareggiare il vantaggio interista di Young, e di Sergej Milinkovic, che
timbra la rimonta e il 2-1 finale che dà la scossa alla classifica. La
Juve si stacca e ora è a 57 punti, la Lazio sale a 56, mentre l’Inter
resta a 54 e scivola al terzo posto, lasciando per la prima volta da
inizio stagione le prime due posizioni.
Il Brescia resta in 10: la Juve vince facile e ritrova Chiellini. Ma si fa male Pjanic
La
Signora passa con la punizione di Dybala subito dopo il rosso ad Aye e
nella ripresa chiude i conti con Cuadrado. Torna in campo il capitano,
ma si ferma il bosniaco
Ha avuto bisogno di una scossa, di una scintilla che le facesse
scoccare qualcosa dentro, perché fino a quel punto era stata la solita
Juve dimessa, compassata, di questi ultimi tempi. Poi, al 37’ del primo
tempo, è arrivato l’episodio che di fatto ha deciso la sfida contro il
Brescia, l’espulsione di Ayé: secondo giallo per un fallo su Ramsey al
limite dell’area e, dalla punizione, Dybala ha lasciato di sasso
Andrenacci, al debutto in Serie A (è entrato al 10’ al posto di Alfonso
che ha preso una botta in testa). E così, alla prima grande occasione i
bianconeri, privi di Ronaldo, sono passati in vantaggio e, grazie anche
alla superiorità numerica, si sono trovati in discesa una strada che
fino a quel punto era stata piena di buche.
(da gazzetta.it)
Atalanta-Roma 2-1: Dzeko illude Fonseca, Gasperini fa festa con Pasalic
Sblocca l'attaccante bosniaco,
poi la rimonta nerazzurra con Palomino e il centrocampista croato.
Bergamaschi a +6 sui giallorossi nella corsa Champions
BERGAMO - Era un bivio (forse) decisivo per la Champions e la Roma ha preso la strada sbagliata. A Bergamo fa festa l'Atalanta, che vince in rimonta (Palomino e Pasalic ribaltano il gol di Dzeko) e vola a più sei sui giallorossi (con gli scontri diretti a favore). La squadra di Fonseca si butta via dopo un buon primo tempo, sicuramente incoraggiante dopo le brutte figure con Sassuolo e Bologna, con errori individuali (Spinazzola ePellegrini)
e di squadra imperdonabili in una sfida così importante. Un inizio di
2020 devastante per la Roma (1 vittoria, 1 pareggio e 5 sconfitte), che
non riesce più a rialzarsi, mentre la squadra di Gasperini rafforza il quarto posto e arriva con entusiasmo alla sfida col Valencia.
Bologna-Genoa 0-3: Soumaoro, Sanabria e Criscito frenano la corsa europea di Mihajlovic
Nel primo tempo la zampata del
neoacquisto e la prodezza dell’ex attaccante della Roma, nel finale il
rigore del capitano: rossi a Schouten e Denswil. Per Nicola tre punti
importantissimi in chiave salvezza
BOLOGNA - La cura Nicola inizia a dare i suoi frutti. Il Genoa conquista la seconda vittoria di fila, stavolta a scapito del Bologna, battuto 3-0 al Dall’Ara con i gol di Soumaoro e Sanabria, entrambi firmati nel primo tempo, e il rigore finale di Criscito.
La rete dell’ex attaccante della Roma è di pregevole bellezza: una
corsa in slalom dalla propria metà campo che mette fuori causa il povero
Skorupski. A indirizzare il match il rosso sventolato
(dopo il consulto col Var) a Schouten, cacciato al 34’ per un brutto
fallo ai danni di Behrami. Al 90', in occasione del penalty di Criscito,
altra espulsione per i padroni di casa: stavolta tocca a Denswil. Tre
punti importantissimi in chiave salvezza per Nicola, una sconfitta che
rallenta la corsa europea del Bologna per Mihajlovic, oggi a secco dopo le tre gioie consecutive contro Roma, Brescia e Spal.
Lecce-Spal 2-1: Mancosu e Majer rovinano l'esordio di Di Biagio
Non basta all'ex ct dell'Under
21 il momentaneo pari di Petagna e va ko al debutto su una panchina in
Serie A. Liverani centra la terza vittoria consecutiva
LECCE - Mancosu (su rigore) e Majer rovinano l'esordio sulla panchina della Spal
di Di Biagio, che cade 2-1 al Via del Mare. Il vantaggio dal dischetto
della squadra di Liverani è recuperato dal solito Petagna, poi Majer (al
primo gol in Serie A) firma il definitivo sorpasso che dà al Lecce
tre punti pesantissimi per la salvezza: la Spal resta ultima a 15,
mentre i giallorossi, alla terza vittoria consecutiva, salgono a 25, a
+6 sul Genoa terzultimo.
venerdì 14 febbraio 2020
Il solito CR7 salva la Juve al 90'. Ma il Milan con Rebic mette paura alla Signora
Meglio
i rossoneri, con il gol del croato, ma frenati dalle parate di Buffon e
in inferiorità numerica per il rosso a Hernandez. Poi nel finale CR7
equilibra la gara dal dischetto
Tra
i due condannati (per il momento soltanto a vincere) non l’ha spuntata
nessuno, ma se questo 1-1 è un buon risultato per la Juve in vista del
ritorno, a uscire meglio dal match è stato senza dubbio Pioli rispetto a
Sarri. Il Milan conclude decisamente confortato una sfida in cui ha
eliminato le scorie del derby e ha messo sotto – soprattutto in termini
di occasioni – la Juve. Per i bianconeri il momento resta quello che è:
fatica nel costruire e a dare linearità alla manovra, cosa che col
passare dei minuti ha dato coraggio sia ai giocatori rossoneri, sia ai
tifosi. Il tutto nell’ambito di una cornice fantastica per essere un
giovedì sera, con quasi 73 mila spettatori.
giovedì 13 febbraio 2020
Gioiello di Ruiz, il Napoli sbanca San Siro. Inter, adesso è dura
Andata
semifinali: lo spagnolo con un gran sinistro rompe l’equilibrio, poi la
squadra di Conte spinge ma non crea molto nonostante l’ingresso di
Eriksen. Il 5 marzo il ritorno in Campania
Non è l’Inter del campionato, non è il Napoli del campionato. E allora a
San Siro viene fuori la sorpresa: passa il Napoli con il gol nel
secondo tempo di Fabian Ruiz, Gattuso mette un piede in finale di Coppa
Italia, Conte dovrà vincere al San Paolo il 5 marzo per sperare ancora
nella vittoria della sua prima coppa da tecnico.
Dopo 7 risultati utili consecutivi, arriva la prima sconfitta per il
capolista Rocky. Sconfitta proprio contro il secondo in classifica, Max,
nello scontro diretto, che riapre tutto. Caputo e la doppietta di Barrow i
gol per Max.
Adesso il distacco in classifica scende da -9 a -6.
Ne approfitta anche il terzo, Vito, battendo Leonardo grazie a Milik e
Pandev.
Stravince Gianluca contro Luigi con De Paul, Boga e Ibrahimovic, mentre
termina in parità la sfida tra Mimmo e RoccoMiky: a CR7 e Quagliarella
rispondono Chiesa e gli interisti Brozovic e De Vrij.
Dopo 7 gare, torna alla vittoria Dario, che batte Gigi e Giovanni grazie a
Bisoli e Lukaku.
Nella Generale Ritorno guidano sempre Rocco e Miky, seguiti da Mimmo, Max e
Gianluca.
Pazza Inter, il derby è tuo con un'incredibile rimonta! Al Milan non basta Ibra
Lo
svedese e Rebic mandano avanti i rossoneri per 2-0 all'intervallo, poi
il poker nerazzurro che vale la vetta: Brozovic, Vecino, De Vrij e
Lukaku firmano l'impresa
Più pazza di cosi... hai voglia a cambiarle nome, l'Inter vince il
derby della pazzia 4-2, ribaltando il doppio vantaggio Milan del primo
tempo e agganciando la Juventus in testa alla classifica, proprio quando
la partita pareva aver preso la via rossonera. Esulta Conte, che
viaggia in campionato più forte dei tempi del triplete. E 24 ore dopo la
sconfitta di Sarri a Verona, con il peso della vittoria della Lazio a
Parma, manda alla Serie A il messaggio più forte.
Caicedo-gol sbanca Parma. La Lazio non si ferma più: è a meno uno dalla Juve!
L’ecuadoriano
finalizza un’azione avviata da Luis Alberto dopo un rimpallo. Poi la
squadra di Inzaghi gestisce senza troppi patemi e rafforza le
ambizioni-scudetto
Lazio a un passo dal paradiso. La squadra di Inzaghi torna subito alla
vittoria dopo lo 0-0 col Verona e si porta ad un solo punto dalla vetta
della classifica, occupata dalla Juventus. I biancocelesti sbancano il
Tardini grazie a un gol di Caicedo poco prima dell’intervallo e ad una
prestazione da squadra matura e consapevole dei suoi mezzi. Che alterna
cifre di gioco spettacolare (grazie soprattutto a un Luis Alberto
stratosferico) a momenti in cui deve soffrire (e lo fa senza mai perdere
la lucidità). Una formazione che a questo punto non può più nascondersi
e che si iscrive a pieno titolo alla corsa per lo scudetto, insieme con
Juve e Inter. Il Parma deve arrendersi ad una squadra che alla lunga fa
prevalere la sua maggiore qualità, nonostante a Inzaghi manchino
quattro titolari. Ma pure D’Aversa ha le sue assenze pesanti (e ricambi
meno utili). La formazione emiliana fa però un’ottima figura, resta in
partita fino alla fine e ha non poco da recriminare per alcune occasioni
non capitalizzate al meglio.
Verona-Juve 2-1: Borini e Pazzini ribaltano Cristiano Ronaldo
Seconda sconfitta in tre partite per i bianconeri: l'Inter può agganciarli in vetta. Juric in zona Europa
E’ una fatal Verona anche per Sarri: la Juve perde la seconda partita nelle ultime tre, incassa la terza sconfitta in campionato e domani l’Inter, se vince il derby con il Milan, la può agganciare in vetta. Ai bianconeri non basta il solito gol di Cristiano Ronaldo, il primo nella storia bianconera ad andare in gol per dieci partite di fila, le reti di Borini e Pazzini fanno volare Juric che si conferma un osso duro per tutti e ora può sognare un posto in Europa.
Torino-Sampdoria 1-3: Ramirez e Quagliarella rispondono a Verdi. Esordio amaro per Longo
Padroni di casa avanti al 56'
con la prima rete in maglia granata del fantasista arrivato in estate
dal Napoli, poi il black-out: in 8' la doppietta dell'uruguayano (70' e
75') ed il gol dell'ex dell'attaccante campano (78' su rigore) regalano
il successo a Ranieri
TORINO - In casa Torino non sortisce gli effetti sperati la cura Longo, che esordisce con un pesante ko interno per 3-1 con la Sampdoria. Dopo 45' avari di emozioni, il primo centro in maglia granata di Simone Verdi, arrivato al 56', aveva ridato entusiasmo ad un pubblico shockato dal recente trend, culminato con l'esonero di Mazzarri. Un black-out di otto minuti, tuttavia, permette alla formazione blucerchiata di ribaltare l'incontro: al 70' è Ramirez a battere Sirigu con
un magistrale calcio di punizione dal limite, poi si ripete 5' più
tardi sfruttando una dormita della difesa. Al 78' chiude il tabellino il
penalty procurato, con conseguente espulsione di Izzo, e trasformato dall'ex Quagliarella.
Fiorentina-Atalanta 1-2: Zapata e Malinovskyi rimontano il gol di Chiesa e stendono la Viola
L’Atalanta vince a Firenze 2-1 e, dopo la sconfitta della Roma venerdì col Bologna, rimane al quarto posto da sola
L’Atalanta è una sinfonia
perfetta, soprattutto in trasferta. Gioca, segna, vince, lasciando
tramortita la Fiorentina e confermando l’enorme differenza tra le due
squadre. Ai viola non basta un gol di Chiesa nel primo tempo per salvare
la pelle. I bergamaschi, alla distanza, stritolano gli avversari. Sono
già 16 i punti conquistati in rimonta, gli ultimi tre — grazie alle reti
di Zapata e Malinovskyi — blindano
il 4° posto, tre sopra la Roma e sabato in casa avranno l’occasione di
fare il vuoto nello scontro diretto con i giallorossi.
L’Atalanta si gode un pomeriggio quasi perfetto, davanti a una Fiorentina troppo statica, che non riesce a giocare senza palla e
viene strapazzata dal talento irriverente di Ilicic (fischiatissimo dai
suoi vecchi tifosi) e dai movimenti di Gomez. I nerazzurri non
vincevano a Firenze da 27 anni, Gasperini non c’era mai riuscito da
quando è arrivato a Bergamo. Il suo rapporto con il Franchi resta
complicato, ma dagli insulti di Coppa Italia si passa ai fischi e
all’ironia.
Roma-Bologna 2-3: Fonseca ancora ko, fischi all'Olimpico
Altra sconfitta per i
giallorossi, che non riescono a rialzare la testa dopo il brutto
scivolone con il Sassuolo. Kolarov litiga con i tifosi, Cristante si fa
espellere per un brutto fallo a centrocampo. Lo spagnolo Perez unica
nota positiva
Una Roma troppo brutta per essere vera, ancora peggiore di quella sconfitta in casa del Sassuolo, esce tra i fischi all'Olimpico e la Champions è sempre più lontana. Il Bologna di Mihajlovic invece è bellissimo, passa 3-2 all'Olimpico dominando
per lunghi tratti contro una squadra molle, lenta, distratta e sente il
profumo d'Europa sempre più vicino dopo la terza vittoria consecutiva.
Per la Roma è notte fonda: l'ingresso di Carles Perez
nella ripresa non basta per la remuntada, anche se dà la scossa ai
giallorossi. Il giovane arrivato dal Barça è l'unica nota positiva di
una serata da incubo, in cui Kolarov litiga (un'altra volta) con i tifosi della Roma, e Cristante
si fa espellere quando la squadra aveva trovato il 3-2 e stava
spingendo a caccia del pareggio. Fonseca non riesce a capire cosa sia
successo e come rimediare. Il Bologna affondava nella difesa della Roma
come una lama nel burro, approfittando dei numerosi errori dei
giallorossi. Sabato prossimo c'è la sfida con l'Atalanta a Bergamo, ma sembra quasi azzardato adesso chiamarlo uno scontro Champions. La Roma
che aveva mostrato buone cose nel 2019, non si è mai vista nel 2020: in
casa le ha perse tutte, tranne il derby pareggiato. I giallorossi in
totale hanno collezionato solo quattro punti in sei partite nel nuovo
anno. Un cammino non certo da Champions, ma nemmeno da Europa League. Solo Spal e Brescia,
le ultime due in classifica, ne hanno perse così tante nel 2020. I
tifosi hanno provato a supportare la squadra per 90', ma all'intervallo e
al triplice fischio sono arrivati i fischi.
Termina in parità il big match tra Rocky e Mimmo: a Mimmo non bastano i due rigori di C.Ronaldo e il gol di Quagliarella per battere il capolista, che si salva grazie alla rete di Kucka entrato dalla panchina al posto di Candreva.
Stravince Max contro Leonardo (in 9 vs 11) grazie ai gol di Caputo (2) e Dzeko.
E vince anche Vito contro Luigi grazie alla rete di Toloi e di Milik nel posticipo.
Partita ricca di reti tra Gianluca e Gigi/Giovanni: la spuntano Gigi e Giovanni grazie alle doppiette di Immobile e Caicedo e al gol di Lapadula. A Gianluca a nulla servono i gol di Boga e Orsolini.
Stravincono anche Rocco e Miki contro Dario in 11 vs 9: in gol il tridente composto da Simeone-Ilicic-Mertens.
Nella Classifica Ritorno guidano gli interisti Rocco e Miki, seguiti dai soliti Rocky, Mimmo, Vito, Max e Gianluca.
Nel prossimo turno match clou 1^ vs 2^ Rocky vs Max (match dall’esito scontato vista la fortuna che continua ad accompagnare il capolista).
Formazioni entro venerdì alle ore 20:30, scambi tra i fantaallenatori possibili fino alla mezzanotte di giovedì.
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