YNGWIE MALMSTEEN
Approfitto del blog per parlare e far conoscere ai più Yngwie Malmsteen, uno tra i miei chitarristi preferiti.
Nato in Svezia nel 1963, comincia sin da piccolo (come tutti i grandi) a suonare la chitarra influenzato da Hendrix e Ritchie Blackmore dei Deep Purple.
La particolarità del suo rock nasce dal connubio tra metal e la musica classica di maestri come Paganini, Albinoni, Vivaldi e Mozart, da cui emerge una visione violinistica dello strumento.
Emblematiche le copertine dei suoi album dove, ringrazia i sopracitati maestri ed Enzo Ferrari creatore delle Ferrari tanto amate dallo svedese. La chitarra con la quale suona è una Fender Stratocaster " Yngwie Malmsteen model" bianca avorio, sul cui retro orgogliosamente campeggia un adesivo del cavallino rampante.
Il suo classic-metal rock è caratterizzato dal virtuosimo eseguito alla velocità della luce e vederlo dal vivo è un estremo piacere per gli amanti della chitarra.
Appena ventenne è già famoso quale metal guitar hero, in quegli anni forma la formazione dei Rising Force. I primi album rivoluzionano il modo di suonare la chitarra e nuovi cloni nasceranno copiandone lo stile.
Brani come Black Star, Far beyond the sun, Icarus dream suite contengono l’intero arsenale malmsteeniano, dalle composizioni intrise di strutture neo-classiche e barocche miste a riff rock, ai solo straripanti di fulminee scale minori armoniche, diminuite, arpeggi su triadi minori, tapping misti a passaggi in legato, pivoting, fughe e sequenze bachiane.
Gli album successivi diventano più commerciali, lo stile vende bene soprattutto in Europa e Giappone e Trilogy nel 1986 entra nella top 50 americana.
Tuttavia chitarristicamente Yngwie comincia a ripetersi e un incidente stradale con la sua Ferrari causa la rottura di alcuni tendini della mano che mette a repentaglio la carriera.
Guarito dai suoi malanni, riprende la sua attività ed è da ricordare il suo perfezionismo, infatti prima di ogni album crea ex novo la formazione, sottoponendo i musicisti che lo richiedono a massacranti provini, il tutto per scegliere il migliore bassista, batteristi, tastierista e cantante in grado di poter suonare al meglio ciò che aveva in mente di fare.
Assolutamente da non perdere la sua partecipazione al g3 con due altri mostri sacri del rock : Steve Vai e Jo Satriani, dove i tre fucilieri fanno a gara per essere il migliore, gara vinta da Yngwie in quanto a presenza scenica e virtuosismi, Steve Vai prevale in quanto a fantasia e ipnotizza il pubblico con i suoi musicisti di spalla, Jo Satriani presentatore della serata, non delude le aspettative, dimostrando di essere sempre maestro dell’innovazione melodica e della tecnica . Nella parte finale del concerto tutti e tre cantano una canzone storica del rock a turno, dimostrando di avere anche delle belle tonalità vocali.
Per chi comincia l’approccio ad uno straordinario strumento chiamato chitarra ( il mio preferito) consiglio di scaricare
qualche lezione di Yngwie affinchè possa spronarli al duro compito e modello per la perfezione da raggiungere.
4 commenti:
...mito...
ANTONIO SE NON HAI IL G3 LIVE TE LO PASSO IO, DIMMELO.
mandano spesso su rocktelevision.web una sequenza molto bella insieme ad altri classici o meno classici...
si me lo devi passare...
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