Hesjedal ha vinto il Giro d'Italia
Rodriguez 2° a 16", De Gendt 3°
Scarponi quarto nella classifica finale. La crono conclusiva è stata dominata da Marco Pinotti

Marco Pinotti vince l'ultima tappa del 95° Giro d'Italia,
come nel 2008. Quella volta, sempre a Milano, trionfò Alberto Contador.
Oggi è toccato al canadese Ryder Hesjedal, l'onore di indossare la
maglia rosa. Il suo è stato un successo all'ultimo respiro e
all'ultimissima pedalata, maturato per una questione di secondi. Ryder
Hesjedal è stato irriverente e più forte dello Stelvio, del Mortirolo,
dell'Alpe di Pampeago, di Cervinia. Alla fine, Milano ha incoronato per
la prima volta un canadese (2° americano dopo Andy Hampsten). Il
guastafeste nordamericano ha spodestato, al termine della cronometro di
oggi, lo spagnolo Joaquin Rodriguez e si è preso con una zampata la
maglia rosa. È stato implacabile, nei chilometri che lo separavano dalla
piazza del Castello Sforzesco al Duomo, disegnando con precisione
chirurgica le traiettorie, tagliando curve e rischiando. Il re del Giro è
lui, Hesjedal, ex biker e provetto surfista; non uno scalatore, non ne
ha il fisico, ma un uomo forte. Lo spagnolo Purito Rodriguez era
partito con 31" di vantaggio sul nordamericano e, dopo poco più di 28 km
del tracciato, si è ritrovato indietro di 16". Quando, dopo oltre 3.500
percorsi dalla Danimarca al Suditalia, solo 16" ti separano dal tuo
rivale, allora i pensieri ti affollano la mente e forse ti convinci di
non avere osato troppo. Ne sarebbe bastato uno per ciascuna delle 21
tappe e la maglia rosa si sarebbe materializzata.
(da gazzetta.it)
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