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giovedì 29 novembre 2012

Fiorentina e Siena agli ottavi
Ok Atalanta, Bologna e Reggina

Milano, 28 novembre 2012

Coppa Italia, 4° turno. La squadra di Colantuono rimonta il Cesena con la doppietta di Parra e il gol di De Luca. Nel pantano del Bentegodi decide Lucioni. Al Dall'Ara basta la rete di Pasquato, Livorno eliminato. Ze Eduardo-Reginaldo a segno, Torino k.o. Passa il turno anche l'undici di Montella, 2-0 alla Juve Stabia

Esulta Facundo Parra, 27 anni, doppietta decisiva. LaPresse
Esulta Facundo Parra, 27 anni, doppietta decisiva. LaPresse
Il maltempo ha fatto compagnia (poco gradita) ai primi due incontri del mercoledì nel quarto turno di Coppa Italia: a Bergamo, dove l'Atalanta batte il Cesena 3-1 e passa il turno dopo una convincente rimonta, e al Bentegodi, dove si materializza la sorpresa regalata dalla Reggina che elimina il Chievo vincendo 1-0. Nel pomeriggio bene anche il Bologna che supera di misura (1-0) il Livorno e conquista il pass per gli ottavi. Nel derby di A è il Siena ad avere la meglio sul Torino grazie ai gol realizzati nella ripresa da Ze Eduardo e Reginaldo. Nell'ultimo incontro di giornata solo nella ripresa la Fiorentina ha la meglio sulla Juve Stabia coi gol di Seferovic ed Hegazy.
atalanta-cesena 3-1 — L’Atalanta supera 3-1 in rimonta il Cesena e si regala gli ottavi di coppa Italia l’11 dicembre all’Olimpico contro la Roma. I bergamaschi si presentano con un inedito 3-4-1-2, il Cesena risponde coprendosi col 5-3-2. Dopo un paio di conclusioni a lato di Parra e Scozzarella, sono i romagnoli a passare in vantaggio a sorpresa al 31’ con Tonucci che sfrutta un’uscita fuori tempo di Polito per infilare la porta nerazzurra su azione d’angolo. Un minuto dopo la squadra romagnola sfiora addirittura il raddoppio chiamando Polito alla deviazione in angolo. L’Atalanta però trova il pari al 41’ con Parra che si inventa un grande gol di tacco (assist di Scozzarella) al temine di un’azione tambureggiante. L’Atalanta perde però Marilungo al 43’ e si teme un nuovo grave infortunio al ginocchio destro. Al suo posto De Luca. Nella ripresa parte meglio il Cesena che con Tabanelli obbliga Polito a un altro intervento difficile. Al 17’ però gran numero di De Luca e palla sotto l’incrocio per il vantaggio nerazzurro. Al 30’ segna ancora Tonucci ma il gol viene annullato per fuorigioco. Poi al 37’ Troisi smarca Parra che realizza la sua doppietta e chiude la partita. (Guido Maconi)
Il colpo di testa vincente di Fabio Lucioni, 25 anni. LaPresse
Il colpo di testa vincente di Fabio Lucioni, 25 anni. LaPresse
chievo-reggina 0-1 — A San Siro ci va la Reggina, a sorpresa ma non troppo. Decide un’inzuccata di Lucioni all’ora esatta di gioco, fra tanto grigiore ed occasioni in serie sprecate dal Chievo, specie in una ripresa generosa ma nulla più. Che il Chievo abbia in testa il campionato è lampante dalla formazione iniziale. In difesa debutta Oumaro Coulibaly, maliano della Primavera nato a metà dicembre del ’93, alla fine una delle note più alte del freddo e piovoso pomeriggio del Bentegodi. Giocano anche Cofie, Farkas, Samassa e Di Michele. Pochi intimi allo stadio, a vedersi un primo tempo in cui il Chievo è solo volenteroso senza mai trovare davvero la strada giusta per arrivare a Facchin, a volte aiutato dai compagni così come dal fango che frena molte trame di Corini. Lo 0-0 dell’intervallo è lo specchio di tre quarti d’ora senza lode alcuna. La ripresa qualcosa in più dice, soprattutto quando la Reggina passa con la prima sortita della contesa. All’ora di gioco Lucioni trova il perfetto terzo tempo sull’angolo di Bombagi, sovrasta Jokic e timbra il vantaggio. Il Chievo non ha più la spinta di Sardo, fatto rifiatare in attesa del Genoa, ma ci prova con la giusta generosità. Moscardelli e Di Michele sono molto attivi, Dramé impensierisce Facchin ma la Reggina non sta a guardare. Pericoloso Fischnaller, guardinga ma anche discretamente propositiva la Reggina quando vede spazi in cui incunearsi. Entra anche Stoian, col passare dei minuti si gioca ad una porta sola. Nel forcing conclusivo Lucioni prende la traversa (la sua), Di Michele è tagliente su punizione, Farkas manda alto un rigore in movimento, ci prova anche Stoian, Di Michele chiede un rigore, Jokic pure e sarebbe anche giusto assegnarlo. Il Chievo gioca contro una squadra chiusa e un campo ai limiti della praticabilità, il tempo corre velocemente. E finisce così. Il Milan il 13 dicembre troverà la Reggina. Al Chievo non resta che dedicarsi al Genoa e a Delneri, vecchio maestro di Corini. (Alessandro De Pietro)
Cristian Pasquato in azione durante la sfida del Dall'Ara. LaPresse
Cristian Pasquato in azione durante la sfida del Dall'Ara. LaPresse
 
BOLOGNA LIVORNO 1-0 — Davanti ai soli 770 tifosi non scoraggiati dal clima uggioso e dall’orario infelice il Bologna 2 batte 1-0 un Livorno a sua volta largamente rimaneggiato. Dopo 35 minuti di noia pura Pasquato entra in area dalla sinistra e fa partire un destro rasoterra non irresistibile, ma una leggera deviazione di Emerson sorprende Mazzoni e la palla si infila sul primo palo. Prima dell’intervallo lo stesso Pasquato si divora due volte il raddoppio e al 40’ Lombardi rischia di regalare l’1-1 ai toscani. Il terzo portiere rossoblù si lascia superare da un innocuo retropassaggio di Morleo e salva in scivolata sulla linea. Nella ripresa il Livorno va vicino al pari con un colpo di testa alto di Salviato al 55’ e con una punizione dell’ex Siligardi, che all’83’ sfiora l’incrocio. Il Bologna si limita a controllare e guadagna gli ottavi con il Napoli. (Nicola Zanarini)
L'1-0 realizzato da Ze Eduardo. LaPresse
L'1-0 realizzato da Ze Eduardo. LaPresse
siena-torino 2-0 — Davanti a mille anime, anche un po' infreddolite, il Siena conquista gli ottavi di Coppa Italia contro il “Torino due” schierato da Ventura, già con la mente al derby con la Juve. In una partita che va a sprazzi, condizionata dalle tante assenze in entrambe le formazioni, decidono Zè Eduardo e Reginaldo, premiando le scelte di Cosmi che fa meno turn over del collega granata e, soprattutto, si affida ad un Rosina ispirato sulla trequarti. Come annunciato Ventura schiera quasi tutte seconde linee. Primi venti minuti tutto sommato piacevoli: il Siena parte forte, segna anche con Reginaldo (in fuorigioco), mentre D'Agostino ci prova da fuori (bravo Gomis). Il Torino reagisce e si affida a Stevanovic, che prima calcia a lato da due passi, poi è Contini a salvare sulla linea su una sua conclusione (dubbi su un fallo di mano di Mannini). Dopo venti secondi dall'inizio della ripresa, il gol di Zè Eduardo, che infila da due passi dopo un'azione personale di Rosina. Il Siena legittima il vantaggio con Reginaldo che prima si mangia il raddoppio dopo un quarto d'ora e poi, alla mezzora, grazie al contropiede orchestrato da Rosina (ancora lui), conclude da due passi. Il 19 dicembre a Roma toccherà alla squadra di Cosmi sfidare la Lazio. (Alessandro Lorenzini)
Gioia viola (per modo di dire) dopo il vantaggio firmato da Seferovic. LaPresse
Gioia viola (per modo di dire) dopo il vantaggio firmato da Seferovic. LaPresse
fiorentina- juve stabia 2-0 — Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Fiorentina batte la Juve Stabia e si regala l’Udinese negli ottavi di finale di Tim Cup. Oltre a Toni, Jovetic ed Aquilani, i viola devono fare a meno anche di Ljajic, bloccatosi durante la rifinitura di ieri (problema al flessore, ne avrà per venti giorni). Davanti spazio a Seferovic ed El Hamdaoui. La prima palla gol è per li campani con un tocco sotto misura di Murolo respinto dalla traversa. Al 42’ è la Fiorentina a sfiorare il vantaggio, ma Romulo sbaglia clamorosamente da centro area a porta vuota. Nella ripresa dentro Borja Valero e Cuadrado. I viola passano al 52’ su calcio piazzato. Corner di Fernandez e colpo di testa vincente di Seferovic. Poi è solo Fiorentina. Ancora Seferovic, Cassani e Pizarro impegnano Seculin. Il raddoppio arriva al 72’ grazie ad Hegazi, all’esordio dal primo minuto, dopo una bella azione di Romulo sulla destra. (Giovanni Sardelli)
il programma — Ieri sera il Verona aveva eliminato a sorpresa il Palermo vincendo 2-1 al Barbera. Agli ottavi la squadra di Mandorlini se la vedrà con l'Inter. Il quarto turno verrà completato la prossima settimana con gli ultimi due incontri, Catania-Cittadella martedì al Massimino e Cagliari-Pescara mercoledì all'Is Arenas.
Gasport

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