Nazionale, mentalità e difesa ok. Dubbi su Immobile, De Rossi e qualità
Pari a due facce con la Croazia: Conte ha ritrovato la "sua" squadra dimostrando anche di poter cambiare modulo in corsa, ma la partita ha certificato i limiti della rosa. Tanto che El Shaarawy si tiene stretto il punto

Non si sa da che parte prenderla, questa Italia-Croazia. Da un lato,
verrebbe da condividere le parole di El Shaarawy nel dopo-gara e dire
"gran bel punto, ce lo teniamo stretto". Dall’altro, però, suonerebbe
come un’ammissione di inferiorità, o uno scampato pericolo, fate voi. E
siamo pur sempre l’Italia, giocavamo nella Scala del calcio e ci
presentavamo in campo da vice-detentori del titolo europeo. D’accordo,
in mezzo sono passati più di due anni in cui, col flop mondiale come
ciliegina, abbiamo camminato indietro come i gamberi, sotto tutti i
punti di vista. Ma se oggi ci si frega le mani per un pari casalingo coi
croati, dopo essere pure andati in vantaggio, un po’ di tristezza
viene. Cerchiamo, allora, di mantenere l’equilibrio e di mettere sulla
bilancia le note positive e quelle negative dell’1-1 di San Siro, con
qualche spunto utile all’analisi.
(da gazzetta.it)
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