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giovedì 19 febbraio 2009

Troppi cori razzisti
Mensah si fa espellere



Il giocatore del Lione, un passato italiano a Bologna, Genova, Cremona, Verona e Modena, offeso dai tifosi si è fatto cacciare dal campo apposta: "In Italia non mi è mai accaduto niente del genere. Ora non so cosa farò"

Basta con il razzismo, con i "buuh", con gli ululati, con la Francia. John Mensah, difensore del Lione e capitano del Ghana, 26 anni, un passato italiano a Bologna, Genova, Cremona, Verona e Modena, è stato vittima domenica dell’ennesimo episodio d’inciviltà. Il fattaccio è avvenuto durante la gara Lione-Le Havre. Mensah è stato insultato per tutto il primo tempo da un tifoso avversario. È rientrato negli spogliatoi, si è tolto la maglia e ha detto "me ne vado". L’allenatore, Claude Puel, l’ha convinto a restare. Mensah è rientrato ed è stato di nuovo insultato. Mensah si è fatto ammonire due volte ed è stato espulso. La polizia ha arrestato un uomo di 21 anni. Martedì l’uomo — l’identità non è stata rivelata — è stato rilasciato. Rischia una condanna di 6 mesi di carcere, una multa di 22.500 euro e 3 anni d’interdizione dagli stadi. Per Mensah è il secondo episodio di razzismo vissuto a Lione. Nel settembre 2008 fu fermato a un controllo di polizia, minacciato con la pistola, ammanettato, portato in carcere e dopo una notte in cella rilasciato.

Mensah, che cosa ha pensato a caldo domenica sera?
"Quando ho lasciato lo stadio l’unico pensiero era quello di tornare in Ghana. Non posso più tollerare di essere offeso e umiliato in questo modo".

Non è la prima volta che nel calcio europeo si verificano episodi di razzismo.
"È vero, ma domenica è stato un massacro. Ho giocato come esterno destro e nel primo tempo mi sono ritrovato sul lato dove erano sistemati i tifosi avversari. Mi hanno riempito d’insulti e di buuh. Alla fine del primo tempo avevo deciso di uscire. L’allenatore mi ha detto di non mollare, ma ormai non c’ero più con la testa".

In Francia lo scorso anno si è verificato il caso di razzismo del marocchino Oauddou e 14 episodi sui quali sono state aperte inchieste. Esiste un problema francese?
"Ho giocato due anni a Rennes e non è accaduto nulla di grave. A Lione ho vissuto queste due brutte esperienze. In Italia non mi era mai accaduto".

Che cosa farà ora?
"Voglio pensarci bene. Sono un professionista, ma sono soprattutto un uomo".
(da gazzetta.it)

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