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domenica 22 giugno 2008



Italia, che peccato!
Fuori ai rigori con la Spagna




Europeo, quarti: azzurri battuti 4-2. Nei 120' palo di Senna e una grande occasione di Camoranesi: finisce 0-0. Dal dischetto decisivi gli errori di De Rossi e Di Natale

VIENNA (Austria), 22 giugno 2008 - L'avventura è finita. La Spagna ci batte 4-2 ai rigori e ci caccia dagli Europei. La magia di Berlino svanisce in una notte torrida viennese. Dopo 120' senza gol, sbagliano dal dischetto De Rossi e Di Natale, mentre Buffon illude parando il tiro di Guiza. La Nazionale volta pagina; i campioni del mondo escono di scena.

CONFERME - Donadoni schiera il modulo di Zurigo contro la Francia. Ma nel 4-3-1-2 le varianti sono a centrocampo, dove la Nazionale paga l'assenza di Pirlo e Gattuso. Il c.t. corregge con Aquilani dal primo minuto: il romanista a destra, De Rossi al centro e Ambrosini a sinistra. Poi dà ancora fiducia a Perrotta, trequartista alle spalle di Toni e Cassano. Conferma tutto anche Aragones: 4-4-2, con il solito centrocampo a quattro con Iniesta a destra e Senna appena dietro la linea.

SPAGNA LANCIATA - Gli azzurri partono alti e accennano al pressing che la Spagna limita subito. A ritmo lento, gli iberici ruminano gioco orizzontalmente, ma danno un'impronta più evidente alla partita. Al 9' Silva si accentra e libera un sinistro deviato e poi bloccato da Buffon. Nulla di trascendentale, ma prova evidente che è la Spagna a tenere in mano le redini del gioco. Dell'Italia il più ispirato appare Cassano. Il blucerchiato nel breve non ha rivali, ma ha poco appoggio, finendo vittima del raddoppio.

SOFFRIAMO - Al 18' si vede Torres; imbeccato da Iniesta penetra in area dalla sinistra, ma alza la mira. Sono segnali a cui l'Italia dovrebbe dare peso. Su quel corridoio gli spagnoli godono di libertà: Aquilani è troppo leggero e sente il peso della responsabilità. Al 19' ecco l'Italia. Il cross di Ambrosini dalla sinistra viene girato debolmente di testa da Perrotta; nessun problema per Casillas. Al 23' è ancora Ambrosini a spingere sull'acceleratore, ma sbaglia a scodellare subito per Toni, evidentemente attardato. Al gol si avvicina però la Spagna. Con Villa al 25': punizione tesa in mezzo a una selva di gambe, parata a terra da Buffon.

CASSANO CI PROVA - L'Italia sembra uscire dalla gabbia, ma manca l'uomo d'ordine e Perrotta fatica nel suo compito. Va meglio la Spagna che con Silva al 32' impegna ancora Buffon. Ma la cosa bella la fa Cassano al 36' su tocco di Ambrosini; il cross del barese per Toni è perfetto, ma il bomber non salta: occasione gettata al vento. La replica fa paura: al 38' Silva dal limite sfiora il palo alla destra di Buffon. La Spagna gioca meglio. Fatichiamo a centrocampo, dove De Rossi e Ambrosini sono costretti a lavorare per tre, limitando così le sortite sulle fasce di Zambrotta e Grosso.

MAGO CHIELLINI - Silva mette subito la firma all'inizio della ripresa, ma Chiellini gli dice di no con una chiusura da marpione. Il ragazzo della Juve fa gli straordinari e deve alzare la voce perché non filtriamo. Al 10' Torres gabba Panucci e mette dentro: ci pensa ancora Chiellini a metterci una pezza. Sembriamo vicini alla capitolazione. Al 13' Camoranesi entra per Perrotta. Ne avevamo bisogno come il pane, ed è proprio lui al 16' a far gridare al gol, evitato da uno strepitoso Casillas con il piede sinistro. La Spagna, con Fabregas e Cazorla (fuori Xavi e Iniesta) fa più possesso palla, ma ci siamo anche noi.

PIU' SQUADRA - Camoranesi ha dato ordine ed equilibrio. Al 29' Di Natale rileva Cassano, ma la Spagna torna a comandare. Al 35' Buffon respinge con una violenta punizione di Senna. Al 36' è invece il palo a salvarci, perché a Buffon sfugge la palla sul nuovo bolide del brasiliano. Noi ci proviamo ancora con Toni, ma a Luca mancano centimetri. E al 38' l'impeto dell'inguardabile bomber toglie a Grosso la palla-gol per eccellenza sul cross di Di Natale. Esce Torres ed entra Guiza e gli ultimi minuti sono di furore. Ed è Zambrotta a salvare la patria al 93' anticipando Villa.

BRIVIDI - Supplementari ed è subito thrilling, perché al 3' Villa conclude a lato d'un soffio. Ma al 5' per due volte ci avviciniamo al gol: prima Marchena anticipa Toni, poi Di Natale sfiora di testa. E ci mangiamo le mani, perché a conti fatti le occasioni più nitide sono le nostre. Lunghe e disfatte, le squadre si affidano a istinto e passione. Ma tocca anche a Del Piero, dentro per Aquilani al 108'. Loro ci provano di più; Buffon salva su Villa: soffriamo troppo e al 120' Cazorla sciupa a lato il diagonale che consegna la sfida ai rigori. E questa volta la Spagna non fallisce.


DONADONI: "Dispiace uscire ai rigori, la delusione è per i ragazzi che avevano dato tutto. È solo per loro. Ma nello spogliatoio ho detto che escono a testa alta. Hanno fatto il loro dovere. Non avranno fatto gol ma hanno vedere qualcosa di positivo, anche contro la Spagna"
(da gazzetta.it)




Sogno o realtà distano sempre 11 metri
Spagna-Italia 4-2 dopo i calci di rigore


Nessun double, nessun po-popopo-po-po. Due anni dopo il cielo sopra Vienna non è come quello di Berlino ed è rosso fuoco. Val comunque la pena stringerci forte forte e volersi tanto bene. In semifinale ci va la Spagna e noi torniamo a casa. Ma la squadra di Aragones ha fatto la partita, ha sfiorato più volte il gol di quanto l'abbia fatto l'Italia in quattro partite e solo la magica coppia Buffon-Chiellini (con altre pezze estemporanee sparse qua e là) ha impedito che il destino si realizzasse in anticipo. Si torna a casa, senza alcuna medaglietta da appiccicarci al petto, direttamente dalla terra di nessuno. Ai rigori, nei quarti di finale ottenuti grazie a una combinazione da scassinatore, senza Pirlo in campo. Non sono attenuanti, ma semplicemente dei piccoli paletti (forse stuzzicadenti) che saranno considerati da Abete e Donadoni dal giorno in cui penseranno al modo in cui si dovranno affrontare le qualificazioni mondiali. Sempre che il ct sia ancora lui...
(da sportmediaset.it)

Ecco come sono andati i rigori:
SPAGNA IN GOL: VILLA D. RIGORE.
ITALIA IN GOL: GROSSO F. RIGORE.
SPAGNA IN GOL: SANTI CAZORLA G. RIGORE.
RIGORE DI DE ROSSI D. PARATO DA CASILLAS
SPAGNA IN GOL: SENNA A. RIGORE.
ITALIA IN GOL: CAMORANESI M. RIGORE.
RIGORE DI GUIZA D. PARATO DA BUFFON
RIGORE DI DI NATALE A. PARATO DA CASILLAS
SPAGNA IN GOL: FABREGAS F. RIGORE.
Risultato finale: Spagna-Italia 0-0 (4-2)

1 commento:

Real Mimmo ha detto...

Torniamo a casa giustamente dopo un Europeo che ci ha fatto solo soffrire, un Europeo che non ci ha visto fare gol se non su rigore, punizione deviata e calcio d'angolo, un Europeo in cui non abbiamo mai avuto un gioco, un Europeo in cui dovevamo già uscire dopo la seconda partita se non era per il rigore parato da Buffon a Mutu, un Europeo che doveva essere finito se l'Olanda avesse fatto vincere la Romania.

Che brutto Europeo.
Che brutta Italia.
Donadoni, ma che squadra volevi mettere in campo?!
L'Italia non è il Livorno, e nessuno ancora oggi ha capito con che schema abbiamo giocato!

Aveva detto che giocavamo con 2 attaccanti, ma Cassano in attacco non ha mai giocato, ma solo al centrocampo!

E nel finale lo toglie...per meterre Di Natale..con tutta la sua esperienza internazionale, lasciando i capocannonnieri di Serie A in panchina!

Anche ieri abbiamo subito per tutta la partita, e non fosse stato per Chiellini, avremmo perso almeno 3-0!

Che brutta squadra, Toni che sbaglia di tutto, e Donadoni che non gli affianca nessuno per aiutarlo, e non lo sostituisce mai.

Una domanda: ma Borriello a questo punto cosa lo ha portato a fare?!

A questo punto al suo posto avrebbe potuto convocare Inzaghi, almeno se necessario lo avrebbe potuto far entrare nel finale...e a conti fatti era necessario!

DONADONI, PER FAVORE TORNA A CASA...E NON FARTI PIU' VEDERE!

E PORTATI ANCHE CHI TI HA MESSO...
(ALBERTINI)!