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sabato 23 maggio 2009

Conte, verso l'addio
Si cerca il nuovo Ct



Non c’è ancora l’ufficialità, ma ormai si può dare per certo: dopo 17 mesi costellati di grandi soddisfazioni, le strade di Antonio Conte e del Bari stanno per dividersi. L’allenatore è vicino a coronare il sogno della sua vita, allenare la Juventus (ieri il procuratore dell’allenatore, Tullio Tinti, sarebbe stato avvistato a Torino a colloquio con i vertici bianconeri, ipotesi poi smentita dallo stesso in serata); la società biancorossa è invece alla ricerca del volto nuovo che possa sostituire degnamente Conte in vista della prossima affascinante avventura in serie A.

La rottura era nell’aria. Da qualche giorno i messaggi in codice hanno lasciato il posto a piccole, grandi certezze. Nonostante le reciproche «carezze», i margini di ricucitura di un rapporto che è andato deteriorandosi per svariate ragioni sono apparsi sempre meno ampi. L’epilogo della vicenda, che appare quasi fisiologico, è maturato martedì sera, subito dopo il taglio della torta in piazza Ferrarese. Sul pullman che riportava allo stadio Matarrese, Conte e i giocatori, il presidente ha colto l’occasione per annunciare all’allenatore la piena disponibilità ad assecondare le richieste economiche, sia per il tecnico che per lo staff. Lo rivela alla Gazzetta lo stesso Matarrese: «Ho voluto dare un ulteriore segnale che da parte nostra c’è la volontà di proseguire quel lavoro che tanti frutti ha dato in questo anno e mezzo. In cambio, però, ho chiesto a Conte la rinuncia a qualsiasi pregiudiziale, perché il Bari non può aspettare in eterno. L’allenatore mi ha risposto che non se la sentiva».

Matarrese preferisce comunque restare nel vago e rinviare l’ufficializzazione di un divorzio ormai scontato. «Fino al 30 maggio non ci sarà nessuna comunicazione ufficiale, a meno che non sia lo stesso Conte a chiarire le sue intenzioni con la firma con un’altra società». La prima mossa, quindi, la dovrà fare l’allenatore salentino, che voci sempre più insistenti danno ormai a un passo dalla panchina della Juventus. Un epilogo se vogliamo clamoroso, che gratifica l’allenatore e pone al tempo stesso il Bari nelle condizioni di muoversi liberamente alla ricerca del nuovo allenatore. «Come l’allenatore ha avuto in queste settimane la possibilità di avere contatti con altre società - aggiunge ancora Matarrese - anche noi abbiamo il diritto di guardarci intorno». Più chiaro di così...

Sta per chiudersi, in maniera non proprio idilliaca, un altro capitolo della centenaria storia del Bari. Un epilogo che lascerà l’amaro in bocca a qualcuno, ma che non aveva altri sbocchi. Da una parte c’è il legittimo coronamento di un sogno chiamato Juve (anche se - è bene ribadirlo - non siamo ancora all’ufficialità); dall’altro la necessità di guardare avanti con una certa sollecitudine per non perdere tutti i comprensibili vantaggi di una promozione arrivata con quattro settimane di anticipo.

Da oggi, probabilmente già da qualche giorno, è caccia aperta al nuovo allenatore. Perinetti nega di avere avuto contatti e Matarrese tiene a far sapere che pure a lui non fanno difetto esperienza e conoscenze nel mondo del pallone. Di sicuro, però, la scelta dovrà indirizzarsi su un nome di notevole spessore, un personaggio in grado di non far rimpiangere il predecessore, prendendo in mano una squadra e una città che hanno voglia di arrivare in alto.
(da lagazzettadelmezzogiorno.it)

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