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martedì 19 luglio 2011

FIGC? IN-COMPETENTI

Scudetto 2006, il Consiglio Federale:
«Nessuna revoca»




Il consiglio Federale ha deciso: non ci sarà nessun tipo di revoca per quanto riguarda l'assegnazione all'Inter dello scudetto del 2006

ROMA, 18 luglio -
Nessuna sorpresa, tutto come previsto: il consiglio Federale ha deciso che non ci sarà nessun tipo di revoca per quanto riguarda lo scudetto del 2006. Hanno approvato la delibera di non competenza Lotito e Abodi (che non hanno voluto partecipare al voto e sono usciti): 20 si sono dichiarati incompetenti, un solo voto contrario espresso dal consigliere Dante Cudicio, dell'Aiac (Associazione allenatori). La delibera è la risposta negativa al ricorso della Juventus e sarà impugnata dalla stessa società bianconera presso l'Alta corte. Delibera nella quale il consiglio federale si dichiara non competente e prende una decisione contraria allo stato di fatto creatosi nel 2006 con il comunicato stampa di Guido Rossi che assegnava il titolo all'Inter.


ABODI: «TUTTO DECISO? VEDREMO» -
«Tutto deciso? C'è ancora del lavoro e ancora tante cose da dire. Non facciamo previsioni, portiamo rispetto al Consiglio, ognuno dirà la sua e se Dio vuole non la pensiamo tutti allo stesso modo. Massimo rispetto per l'istituzione federale quindi, ma anche per la posizione individuale». Queste le parole del presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, all'ingresso in Federcalcio. Il Consiglio federale odierno dovrebbe optare per la «non competenza» sulla revoca dello scudetto 2005-06 attribuito all'Inter dopo lo scandalo Calciopoli. «Non credo sia tutto definito - è il parere del presidente della Lega Pro, Mario Macalli -, c'è una tendenza giuridica a dire che il Consiglio federale non è competente a cui bisogna attenersi. Non sono un giurista, ma un tecnico, e loro dovranno prendersi la responsabilità più che noi». «Oggi è un giorno bruttissimo per me perchè ci sono 15 città che rischiano di essere cancellate. Sono questi i problemi veri del calcio italiano», ha concluso Macalli facendo riferimento al problema legato all'iscrizione ai campionati. I casi più spinosi, che saranno trattati nel corso del Consiglio, sono infatti quelli relativi ad alcune formazioni di Lega Pro.

CELLINO: «SCUDETTI SI VINCONO SUL CAMPO» - «Gli scudetti si vincono in campo, questa è aria fritta. Andiamo a fare cose più importanti». Così il presidente del Cagliari, nonchè consigliere federale per la Lega di Serie A, Massimo Cellino, all'ingresso in Federcalcio. Nel Consiglio federale odierno si dovrebbe optare per la «non competenza» sulla revoca dello scudetto 2005-06 attribuito all'Inter dopo lo scandalo Calciopoli. «Non so cosa deciderà il Consiglio, ma qui si tratta della memoria di un caro amico come Facchetti - ha quindi aggiunto Cellino -. Il principio è solamente questo, il resto lascia il tempo che trova».

POLIZIA E CARABINIERI DAVANTI ALLA SEDE FEDERCALCIO - La sede della Federcalcio, dove oggi si riunisce il Consiglio federale per decidere sullo Scudetto 2006 - assegnato a tavolino all'Inter ma da settimane oggetto di polemiche - è presidiata da questa mattina da polizia e carabinieri. Il timore è di proteste soprattutto dei tifosi della Juventus, che ha presentato un esposto chiedendo la revoca del titolo, decisa per le vicende di Calciopoli. Davanti a via Allegri stazionano blindati e jeep del Carabinieri e una della Polizia. Ad attendere davanti all'ingresso della Figc anche il 'disturbatore' Paolini.

MANCATE ISCRIZIONI - Sono quindici le squadre di Lega Pro che non potranno iscriversi al prossimo campionato: Prima divisione: nonammesse Atletico Roma, Ravenna, Gela, Salernitana, Lucchese. Seconda divisione: Brindisi, Cavese, Cosenza, Matera, Sanremese, Catanzaro, Canavese, Crociati, Noceto, Rodengo Saiano, Sangiovannese. Per queste squadre c'è ora la possibilità di un ricorso presso l'alta corte del Coni.

LOTITO - "Non ho condiviso l'aspetto procedurale della votazione. Il procuratore federale non poteva applicare la prescrizione". Così il presidente della Lazio Claudio Lotito, che che si è astenuto sulla delibera assieme al presidente di Lega B Andrea Abodi. "Le norme non sono state applicate come dovevano - ha proseguito Lotito - emerge una violazione del principio di equità, cardine del nostro ordinamento".

Oggi il consiglio non deciderà

di A. Moretti
da tuttosport.com










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