Bari promosso in Serie C: Simeri firma il colpo a Troina, i De Laurentiis in festa
La squadra di Cornacchini festeggia il ritorno tra i professionisti: i gol del bomber Floriano, giovani di valore come Marfella e Piovanello, 7.000 abbonati in D. E ora inizia la scalata alla massima serie
Al Bari basta un rigore di Simeri per tornare
nel calcio dei grandi. La trasferta in Sicilia si conclude con il
risultato sperato: i pugliesi battono 1-0 i padroni di casa e iniziano
la scalata verso la A. Prima, però, i festeggiamenti per il salto di
categoria.
IL GRANDE RITORNO —
Riecco il Bari tra i professionisti, 261 giorni dopo l’avvio del nuovo
corso griffato da (papà) Aurelio e (figlio) Luigi De Laurentiis. Tanto è
durato l’inferno della Serie D per gli uomini di Giovanni Cornacchini. A
Troina, in Sicilia, l’ultima tappa di un percorso vincente anche se non
netto (3 sconfitte). Eppure non è stato agevole il cammino dei
pugliesi, verso l’obiettivo fissato da Aurelio De Laurentiis durante la
sua prima e unica conferenza allo stadio San Nicola: "Questo Bari deve
assolutamente arrivare in Serie A, al più presto possibile". Nelle due
settimane di ritiro, a Roma, è stata costruita in fretta la squadra per
vincere la Serie D, quando tutti gli altri erano già partiti da un
pezzo. Ci è voluta la competenza e la forza delle conoscenze degli
stretti collaboratori di Giuntoli (il d.s del Napoli a cui i De
Laurentiis hanno affidato la costruzione tecnica del Bari), Pompilio,
Costi e Scala, per non fallire.
BASE SOLIDA —
A fare le fortune del Bari, calciatori di nome come Floriano (il
capocannoniere insieme a Simeri con 12 reti), Bolzoni e Di Cesare, ma
anche under di lusso (su tutti, il portierino Marfella e l’esterno
Piovanello). Con la ciliegina sulla torta: il ritorno romantico di
Ciccio Brienza che, a 40 anni, ha voluto aiutare il Bari a rimettersi in
sesto. Al resto ci hanno pensato Giovanni Cornacchini e i suoi
collaboratori: uno staff che meriterebbe la conferma in blocco. La
società deciderà nei prossimi giorni. Una cosa è certa: il buio pesto e i
fallimenti collezionati nel recente passato sono un brutto ricordo. Il
presente e il futuro sono garantiti da una società ambiziosa e solida,
nonché da una base tecnica (almeno 6-7 uomini) che potrebbe far bene
anche in Serie C. Una città aspetta con la voglia di volare e l’amore
per la propria squadra, seguita in Serie D da oltre 7.000 abbonati. Un
patrimonio di calore e passione che può spingere presto Bari dove
merita, laddove ha recitato da protagonista fino a pochi mesi fa.
(a cura di Franco Cirici da gazzetta.it)
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