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venerdì 30 gennaio 2009

L'arbitro Paparesta si confessa


Dopo quasi tre anni dal caso "Reggina-Juventus" l’arbitro di serie A, Gianluca Paparesta, torna sulle vicende di "Moggiopoli" e racconta ad Antonello Piroso ("Niente di personale", stasera su La7) come andarono veramente i fatti di quel famoso dopopartita del 6 febbraio 2006.

E precisa subito: "Non voglio essere catalogato come l’arbitro chiuso a chiave nello spogliatoio". Poi, alla domanda di Piroso "tornerà ad arbitrare", risponde: "Il Tar ha riconosciuto che a livello disciplinare sono pulito, dal punto di vista tecnico lo deve decidere solo il designatore arbitrale, Collina".

Paparesta ha ricostruito, durante l’intervista a Piroso, il "clima di grandissima tensione" al termine della partita in cui la Reggina vinse per 2 a 1 e l’arbitro Paparesta annullò due reti della Juventus, di cui uno all’ultimo minuto. "Moggi e Giraudo entrarono nel mio spogliatoio, agitati, lamentandosi del mio operato. Ce l’avevano con me da tempo... con la mia direzione avevano perso anche la finale di Coppa Italia con la Lazio. Non mi hanno chiuso negli spogliatoi e questa non è la mia verità. E' la verità c'erano due assistenti, il quarto uomo e un osservatore. C'erano gli ispettori della Lega Calcio. Qualcuno se ne sarebbe accorto e sarebbe intervenuto".

Piroso ha poi chiesto perchè Paparesta telefonò a Moggi l’8 febbraio, due giorni dopo la partita. "Era partita nei miei confronti una campagna mediatica incredibile. Giornalisti, moviolisti, istituzioni... parlavano con Moggi. Gli dissi che se lui riteneva che non ero in grado di arbitrare doveva rivolgersi alle sedi competenti, altrimenti mi sarei dimesso". Quanto al contatto con Leonardo Meani, dirigente accompagnatore del Milan, Paparesta ha parlato di un fraintendimento legato a questioni esterne al calcio. Paparesta ha detto di aver sentito il dovere "da cittadino" di segnalare al presidente del Consiglio (Berlusconi) che l’Italia era a rischio di una procedura di infrazione della Comunità europea per violazione delle norme sul protocollo di Kyoto. Una notizia che aveva appreso mentre era impegnato il martedì precedente come revisore dei conti per una azienda che si occupava di energie alternative.

L'arbitro Paparesta è stato prosciolto da ogni accusa dalla giustizia penale, è stato anche assolto dalla Corte dei conti per presunto danno erariale e ha già scontato i due mesi di sospensione patteggiati con la giustizia sportiva per non aver citato nel referto arbitrale del dopo Reggina-Juventus l’episodio dell’introduzione di Moggi e Giraudo nel suo spogliatoio. "Ho sbagliato - ha detto - a non far menzione dell’incidente".

L'arbitro Paparesta è stato nominato nel frattempo - dal sindaco di Bari, Emiliano - coordinatore del protocollo di intesa per l'Expo 2015 tra le città di Milano e Bari.
(da lagazzettadelmezzogiorno.it)

1 commento:

Real Mimmo ha detto...

Checché se ne dica, Paparesta per anni é stato il miglior arbitro italiano.
Colui che sbagliava di meno e che portava a termine tutti i match clou senza polemiche arbitrali!