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martedì 3 marzo 2009

Furia Spalletti «Questi
ci pigliano anche per il c...»



«La partita era chiusa, poi Balotelli si è buttato Non era rigore. A Milano sempre la solita storia»

Vorrebbe mangiarselo Balotelli. Vorrebbe entrare in campo e strozzarlo, non solo per il modo in cui si procura il rigore, che fa parte del mestiere, ma anche perché un istante dopo Supermario zittisce con l' indice i tifosi romanisti, che gli hanno appena riservato una carrettata di buu. Spalletti sta per sbottare, con un piede è già fuori la zona d' ordinanza, gli scappa un vaffa, Rizzoli lo fulmina con lo sguardo, ci pensa su: lo caccio o no? Sarebbe la prima volta. Capisce e lascia correre. Spalletti conserverà la rabbia per le interviste del dopopartita. A proposito del comportamento di Balotelli, dirà ironico Bruno Conti: «Faccio i complimenti a Mourinho, a quel ragazzo deve aver insegnato anche la buona educazione». Tanta rabbia E' il 18' del secondo tempo, uno dei momenti chiave della partita. La Roma conduce tranquilla, la vittoria sembra in cassaforte. In un colpo solo avrebbe superato Genoa e Fiorentina, agguantando finalmente il 4° posto, e avvicinato il Milan. Sarebbe stata una svolta vera. E invece a Spalletti tocca commentare un pareggio che non cambia nulla in classifica, e vabbè. Ma per come è arrivato, ai romanisti resta in corpo una bella dose di rabbia. «Non è la prima volta - dicono in coro negli spogliatoi -, ogni volta qui a Milano è la solita storia». Inutile girarci intorno, i pensieri (brutti) sono tutti per la caduta di Balotelli: rigore o no? Le moviole vivisezionano l' episodio, per Spalletti non ci sono dubbi: «Balotelli si è buttato, così mi è sembrato dalla panchina. La Roma meritava che questo episodio fosse girato dall' arbitro a suo favore, non a favore dell' Inter». Parte cauto, poi mentre parla alle tv sente qualcosa dallo spogliatoio dell' Inter, un urlo, qualche risata forse. E allora sbotta. «Balotelli si lascia cadere, è totalmente evidente, questo non è un rigore - tuona -. Bisogna far smettere di parlare i tesserati, quando si dicono certe cose. Perché poi chi resta zitto fa la figura del coglione. Dalle mie parti si dice che dove c' è un furbo c' è un bischero (fesso, ndr)e io non ci sto. La partita era chiusa, senza questo episodio avremmo vinto. Sentirmi preso per il culo - dice testualmente -, non mi sta bene». E' chiaro, il riferimento a Mourinho che prima aveva parlato di rigore netto. Occasione persa Tanta rabbia, ma anche tanto rammarico per i due punti persi. «Io sono convinto che sia stato uno spettacolo bellissimo - dice Spalletti a proposito della partita -, bel calcio di tutte e due le squadre, però c' è tanta amarezza per un risultato sfumato che la squadra si era guadagnato sul campo». E' nervoso, si capisce anche da come parla. «E' difficile restare tranquilli - sembra quasi giustificarsi -, non è che si può sempre giocare a questi livelli, fornire queste prestazioni, e quando lo fai così bene come stasera vorresti vincere la partita. Venivamo dalla sconfitta di Londra, avevamo subito tante critiche, stasera (ieri, ndr) abbiamo fatto una grande prestazione, pensavamo e meritavamo di vincere», ripete ancora. «Due punti persi, speriamo non pesino alla fine...».

SPALLETTI «CERTI TESSERATI DOVREBBERO TACERE» «Sono 4 anni che vengo a San Siro con la Roma e sono 4 anni che succedono certe cose. Certi tesserati dovrebbero stare zitti»
( a cura di Catapano Alessandro da gazzetta.it)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se fossi stato io al posto di spalletti avrei fatto la rissa sicuro...cioè oltre al danno anche la beffa ti ridono in faccia sti muli di merda...a morte!!!

Real Mimmo ha detto...

...e ti prendi anche la squalifica...mentre altri fanno conferenza stampe dicendo putt*****!