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lunedì 5 ottobre 2009

Vieri rivela: «Telecom
non spiava soltanto me»



L'ex attaccante dell'Inter da Chiambretti: «Meglio non far nomi»Mancini: «Scudetto all'Inter»

MILANO, 30 settembre - Jeans stracciati al ginoc­chio, camicia nera, aria sorridente e fisico asciutto. Eccolo il bomber da 273 gol in carriera, l’uomo che «è ar­rivato prima di George Clooney », come lo presenta Piero Chiambret­ti, con chiaro riferimento alla love story di Bobo Vieri con Elisabetta Canalis. L’ex centravanti della Na­zionale, attualmente senza squa­dra, racconta i suoi quasi 20 anni di calcio sulla poltrona bianca del Chiambretti Night, in onda stasera su Italia 1. Il programma si è anche assicurato l’esclusiva sul documen­tario Zemanlandiache verrà proiet­tato in brevi pillole nelle prossime puntate. Ma Vieri sceglie Mourinho nella recente disputa che ha diviso il boemo e lo Special One: «Non si può dire che l’allenatore dell’Inter sia un mediocre perché ha vinto ovunque. Anche all’Inter ha subito conquistato lo scudetto. E a me pia­ce. È uno che risponde, ha gli attri­buti, non si fa mettere i piedi in te­sta».

GELO CON MORATTI - In questo momento Mourinho è l’unico ele­mento dei vertici del suo ex club, quello che lo prelevò per 90 miliar­di nell’estate ‘99 dalla Lazio, al qua­le Vieri manifesta una certa vici­nanza. Non così con il presidente Moratti, con il quale è sceso il gelo dopo la vicenda della presunta atti­vità spionistica nei suoi confronti, che sarebbe stata commissionata dall’Inter e svolta da dipendenti del­la sicurezza Telecom. Una storia per la quale Bobo gol ha intentato una causa civile di risarcimento danni a Inter e Telecom chiedendo 21 milio­ni. Vieri scrolla il testone quando Chiambretti gli chiede se sia possi­bile una riconciliazione con Morat­ti: «Queste sono cose extracalcio - di­ce -. Un conto è il calcio, andare via da una squadra e lasciarsi, un altro è fare cose privatamente. Ho chiesto tanti soldi. Ma un’azienda come la Telecom non può entrare nella vita delle persone. Sapete qual è l’unica cosa che hanno scoperto su di me, come si evince dalla loro relazione? Che andavo veloce in macchina». E Vieri, incalzato dalle domande di­vertenti di Chiambretti, ammette che anche qualche altro giocatore dell’Inter potrebbe aver subito lo stesso trattamento: «Non sono l’u­nico». «Dicci chi è, così facciamo lo scoop», insiste il conduttore. «Meglio non fare nomi», chiude l’attaccante.
(da tuttosport.com)

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